Per chi non si
trova a lavorare in proprio in questo settore o in altri assimilabili,
"sfida" potrebbe essere un termine fuori luogo.
Chi ha una piccola attività autonoma invece, soprattutto
se ubicata in centri abitati medi e grandi, sa bene quanto sia duro
combattere ogni giorno una vera battaglia.
Ma chi sono i nemici del piccolo punto vendita? Il
primo certamente la "grande distribuzione" e grossi centri
commerciali, che con articoli civetta e metodi discutibili, fanno di tutto
per vendere. Non
importa quanto durerà il bene venduto, non importa se grosse industrie
Italiane ed europee hanno chiuso i battenti, l'
unico fine è vendere e sopraffare la concorrenza con prodotti spesso di
scarsa qualità costruiti in Paesi sottosviluppati dove la manodopera costa
poco, dove i lavoratori non sono tutelati e rispettati come da noi. Ma
questo pare essere l' unico modo per appropriarsi del mercato proponendo
articoli a prezzi stracciati. Pochi
protesteranno se un prodotto pagato pochissimo poi si guasterà presto, e
questo atteggiamento sconsiderato ha fatto nascere la mentalità dell'
"usa e getta". Tutti
devono avere tutto, tutti devono essere potenziali consumatori, poi ci si
lamenta se si è sommersi da rifiuti e dall' inquinamento. Troppo
facile attribuirne la colpa alle auto e moto, la vera causa è l' usa e getta!
Usa e getta e prezzi stracciati, si traducono per gli
operatori convenzionali, nell' impossibilità di vendere prodotti di qualità
superiore e di trovarsi stretti nella morsa per una sorta di
"ricatto" da parte del cliente che pretende riparazioni quasi
gratuite, perchè è disposto a buttare un apparecchio valido e certamente
meritevole di riparazione, per comprarne uno nuovo di scarsa qualità ma
prezzo basso!
Ma tra i nemici, noi piccoli artigiani e commercianti,
abbiamo anche la mentalità distorta dai media e non solo.. che ci addita come
evasori fiscali. Chiunque si fermasse un attimo a pensare sarebbe in grado di
capire dove realmente si annida l' evasione. Non
certo tra chi ha un negozio o piccola bottega, strozzato da tasse, balzelli
sempre nuovi e "studi di settore" che fanno di tutta l' erba un
fascio, accomunando sotto la stessa categoria la microimpresa che deve pagare
per quello che non riesce a incassare e chi ha la fortuna di superarlo
allegramente, con possibilità che possiamo immaginare.
La sfida è combattere ogni giorno con queste difficoltà e,
guardandosi indietro, ricordare con un po' di nostalgia i vecchi concorrenti
che via via, anno dopo anno, sono stati costretti a chiudere. Restare
ancora sul mercato non significa necessariamente essere più fortunati, ma
spesso più coraggiosi od orgogliosi del proprio lavoro a costo di sacrifici. La
passione porta anche a questo, quindi onore a tutti le piccole attività commerciali
e artigianali con tanto di bottega che lavorano alla luce del sole..
La sfida continua !
Studi
di settore e altre vergogne italiane
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