MARI TV ELETTRONICA Porto Garibaldi (FE)
TV Service, riparazioni audio video, vendita ricambi, antenne, telecomandi accessori audio video, componenti
NOTE ESPLICATIVE SUL PIANO NAZIONALE DI RIPARTIZIONE DELLE FREQUENZE
Direzione
Generale Pianificazione e Gestione Frequenze NOTE sulle tabelle pubblicate |
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In accordo con le decisioni CEPT ERC/DEC/(01)13,
ERC/DEC/(01)14, ERC/DEC/(01)15 e ERC/DEC/(01)16 le bande di frequenze 9-135
kHz, 6.765-6.795 kHz, 7.400-8.800 kHz, 13.553-13.567 kHz e 26.957-27.283 kHz
possono essere impiegate ad uso collettivo da apparati a corto raggio
per applicazioni di tipo induttivo aventi le caratteristiche tecniche della
raccomandazione CEPT ERC/REC 70-03 (Annesso 9). |
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(S5.53) |
Qualora vengano effettuate ricerche scientifiche
su frequenze inferiori a 9 kHz, devono essere informate le Amministrazioni
che potrebbero essere interessate al fine di far beneficiare queste ricerche
delle protezioni praticamente realizzabili contro i disturbi pregiudizievoli.
In ogni caso le eventuali utilizzazioni di frequenze al di sotto di 9 kHz non
devono provocare disturbi pregiudizievoli ai servizi a cui sono attribuite le
bande di frequenze al di sopra di 9 kHz |
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(S5.57) |
L'impiego delle bande 14-19,95 kHz, 20,05-70 kHz,
72-84 kHz e 86-90 kHz per il servizio mobile marittimo è limitato alle
stazioni costiere radiotelegrafiche ed alle sole classi di emissione A1A e
F1B. L'utilizzazione delle classi di emissione J2B o J7B può essere
autorizzata in via eccezionale, purché la larghezza di banda necessaria
dell'emissione non sia superiore a quella delle classi A1A or F1B. |
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(S5.60) |
Nelle bande 70-86 kHz e 112-130 kHz i sistemi di
radionavigazione ad impulsi possono essere usati a condizione che non creino
disturbi pregiudizievoli agli altri servizi che condividono le stesse bande. |
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(S5.62) |
Nella banda 90 -110 kHz le stazioni del servizio
di radionavigazione debbono essere coordinate dal punto di vista tecnico ed
operativo onde evitare disturbi pregiudizievoli ai servizi espletati da
queste stazioni. |
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(S5.64) |
Le stazioni del servizio fisso nelle bande
attribuite a questo servizio tra 90 kHz e 148,5 kHz e le stazioni del
servizio mobile nelle bande attribuite a questo servizio tra 110 kHz e 148,5
kHz possono utilizzare soltanto le classi di emissione A1A o F1B, A2C, A3C,
F1C o F3C. In via eccezionale le stazioni del servizio mobile marittimo nelle
bande tra 110 kHz e 148,5 kHz possono essere autorizzate ad effettuare
emissioni nelle classi J2B o J7B. |
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La banda di frequenze 135,7-137,8 kHz è anche
attribuita al servizio di radioamatore con statuto di servizio secondario, in
accordo con la raccomandazione CEPT/ERC/REC 62-01. La massima potenza
equivalente irradiata (e.r.p.) dalle stazioni di radioamatore non può
superare 1 W. |
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(S5.73) |
Nella banda 283,5-325 kHz le stazioni di
radiofaro del servizio di radionavigazione marittima possono trasmettere
anche informazioni supplementari riguardanti la navigazione utilizzando
tecniche a banda stretta, a condizione di non provocare disturbi
pregiudizievoli alle stazioni di radiofaro esercite nel quadro del servizio
di radionavigazione. |
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(S5.74) |
La banda di frequenze 285,3-285,7 kHz è inoltre
attribuita al servizio di radionavigazione marittima (diverso dai radiofari)
con statuto di servizio primario. |
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(S5.76) |
Nel servizio di radionavigazione marittima la
frequenza 410 kHz è riservata alla radiogoniometria. Gli altri servizi di
radionavigazione, ai quali la banda 405-415 kHz è attribuita, non debbono
provocare disturbi pregiudizievoli alla radiogoniometria nella banda
406,5-413,5 kHz. |
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(S5.79) |
L'impiego delle bande 415-495 kHz e 505-526,5 kHz
da parte del servizio mobile marittimo è limitato alla radiotelegrafia. |
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Le bande di frequenze 450-470 kHz e 10.550-10.850
kHz sono le bande utilizzate per la media frequenza dei ricevitori di
radiodiffusione sonora rispettivamente a modulazione d'ampiezza e a
modulazione di frequenza. Nell'assegnare frequenze di tali bande alle
stazioni dei servizi previsti in tabella debbono essere adottate le
precauzioni necessarie a proteggere detti ricevitori. |
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(S5.79A) |
Le caratteristiche operative delle stazioni
costiere che effettuano servizio NAVTEX sulle frequenze 490 kHz, 518 kHz e
4.209,5 kHz devono essere coordinate secondo le procedure stabilite
dall'Organizzazione Marittima Internazionale (OMI) (vedere la Risoluzione n.
339 del Regolamento delle radiocomunicazioni) |
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La frequenza 457 kHz può essere impiegata ad uso
collettivo da apparati a corto raggio per la localizzazione di vittime da
valanga aventi le caratteristiche tecniche della raccomandazione CEPT ERC/REC
70-03 (Annesso 2). |
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(S5.82) |
Nel servizio mobile marittimo la frequenza 490
kHz deve essere usata, a partire dalla data di entrata in vigore del Sistema
Globale Marittimo di Soccorso e Sicurezza, esclusivamente per la trasmissione
da parte delle stazioni costiere degli avvisi ai naviganti e meteorologici e
per le informazioni urgenti alle navi per mezzo della telegrafia a stampa a
banda stretta. Le condizioni per l'impiego della frequenza 490 kHz sono stabilite
negli articoli S31 e S52 del Regolamento delle radiocomunicazioni.
Nell'impiego della banda 415-495 kHz per il servizio di radionavigazione
aeronautica deve essere assicurata l'assenza di disturbi pregiudizievoli alla
frequenza 490 kHz. |
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(S5.83) |
La frequenza 500 kHz è la frequenza
internazionale di soccorso e chiamata per la radiotelegrafia Morse. Le
condizioni di impiego di questa frequenza sono stabilite negli articoli S31,
S52 e nell’Appendice S13 del Regolamento delle radiocomunicazioni. |
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(S5.84) |
L'utilizzazione della frequenza 518 kHz è
soggetta a particolari disposizioni contenute negli articoli S31 e S52 e
nell’Appendice S13 del Regolamento delle radiocomunicazioni. |
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(S5.103) |
Nell'assegnare a stazioni del servizio fisso e
del servizio mobile frequenze nelle bande 1.850-2.045 kHz, 2.194-2.498 kHz,
2.502-2.625 kHz e 2.650-2.850 kHz si deve tenere conto delle particolari
necessità del servizio mobile marittimo. |
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(S5.90) |
La zona di servizio delle stazioni del servizio
mobile marittimo deve essere limitata a quella assicurata dalla propagazione
per onda di terra, nel caso in cui tali emissioni possano interessare una
stazione di radiodiffusione della Regione 2 operante nella banda 1605-1705
kHz. |
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(S5.104) |
L'impiego della banda 2.025-2.045 kHz per il
servizio di ausili meteorologici è limitato alle stazioni di boe
oceanografiche. |
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(S5.110) |
Le frequenze 2.174,5 kHz, 4.177, 5 kHz, 6.268
kHz, 8.376,5 kHz, 12.520 kHz e 16.695 kHz sono frequenze internazionali di
soccorso per la telegrafia a stampa a banda stretta. Le condizioni per
l'impiego di tali frequenze sono stabilite nell'articolo S31 del Regolamento
delle radiocomunicazioni. |
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(S5.108) |
La frequenza portante 2.182 kHz è una frequenza
internazionale di soccorso e chiamata in radiotelefonia. Le condizioni per
l'impiego della banda 2.173,5-2.190,5 kHz sono stabilite negli articoli S31 e
S52 e nell’Appendice S13 del Regolamento delle radiocomunicazioni. |
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(S5.111) |
Le frequenze portanti 2.182 kHz, 3.023 kHz, 5.680
kHz, 8.364 kHz e le frequenze 121,5 MHz, 156,8 MHz e 243 MHz possono essere
anche usate, in accordo con le procedure vigenti per i servizi di
radiocomunicazione di Terra, per operazioni di ricerca e soccorso di veicoli
spaziali abitati. Le condizioni per l'impiego di tali frequenze sono
stabilite nell’articolo S31 e nell’Appendice S13 del Regolamento delle
radiocomunicazioni. La stessa possibilità è estesa alle frequenze 10.003 kHz,
14.993 kHz e 19.993 kHz, ma in questi casi le emissioni debbono essere
comprese in una banda di ± 3 kHz attorno alla frequenza considerata. |
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(S5.109) |
Le frequenze 2.187,5 kHz, 4.207,5 kHz, 6.312 kHz,
8.414,5 kHz, 12.577 kHz e 16.804,5 kHz sono frequenze internazionali di
soccorso per la chiamata selettiva numerica. Le condizioni per l'impiego di tali
frequenze sono stabilite nell'articolo S31 del Regolamento delle
radiocomunicazioni. |
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(S5.115) |
Le frequenze portanti 3.023 kHz e 5.680 kHz
possono essere anche usate da stazioni del servizio mobile marittimo
impiegate in operazioni coordinate di ricerca e salvataggio. Le condizioni
per il loro impiego sono stabilite nell’articolo S31 e nell’Appendice S13 del
Regolamento delle radiocomunicazioni. |
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(S5.116 ) |
Nella banda di frequenze 3.155-3.195 kHz possono
operare sistemi di debole potenza in ausilio a persone audiolese. |
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(S5.127) |
L'impiego della banda 4.000-4.063 kHz da parte
del servizio mobile marittimo è limitato alle stazioni radiotelefoniche di
nave. |
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(S5.129) |
Frequenze nelle bande 4.063-4.123 kHz,
4.130-4.438 kHz, 6.200-6.213,5 kHz e 6.220,5- 6.525 kHz possono essere usate
in via eccezionale da stazioni del servizio fisso che comunicano solo con
altre stazioni situate all'interno delle frontiere nazionali a condizione che
non provochino disturbi pregiudizievoli al servizio mobile marittimo. La
potenza media di queste stazioni non può superare 50 W. |
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(S5.130) |
Le condizioni per l'utilizzazione delle frequenze
portanti 4.125 kHz e 6.215 kHz sono stabilite negli articoli S31, S52, e
nell'Appendice S13 del Regolamento delle radiocomunicazioni. |
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(S5.131) |
La frequenza 4.209,5 kHz è impiegata
esclusivamente per la trasmissione dalle stazioni costiere di bollettini
meteorologici, di avvisi ai naviganti ed avvisi urgenti alle navi per mezzo
di telegrafia a stampa a banda stretta. |
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(S5.132) |
Le frequenze 4.210 kHz, 6.314 kHz, 8.416,5 kHz,
12.579 kHz, 16.806,5 kHz, 19.680,5 kHz, 22.376 kHz e 26.100,5 kHz sono le
frequenze internazionali per la trasmissione di informazioni per la sicurezza
marittima. |
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Le frequenze 4.515 kHz e 27.095 kHz possono
essere impiegate ad uso collettivo da apparati a corto raggio in ausilio al
traffico ferroviario aventi le caratteristiche tecniche della raccomandazione
CEPT ERC/REC 70-03 (Annesso 4). |
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(S5.136) |
La banda 5.900-5.950 kHz è attribuita fino al 1
aprile 2007 ai servizi fisso e mobile terrestre con statuto primario. Dopo
tale data le frequenze in questa banda possono essere usate da stazioni dei
citati servizi per comunicazioni limitate all'interno dei confini nazionali,
a condizione che non provochino disturbi pregiudizievoli al servizio di
radiodiffusione. La potenza irradiata da tali stazioni deve essere la minima
necessaria, tenendo altresì conto dell'impiego stagionale delle frequenze da
parte del servizio di radiodiffusione. |
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(S5.134) |
L'utilizzazione delle bande 5.900-5.950 kHz,
7.300-7.350 kHz, 9.400-9.500 kHz, 11.600-11.650 kHz, 12.050-12.100 kHz,
13.570-13.600 kHz, 13.800-13.870 kHz, 15.600-15.800 kHz, 17.480-17.550 kHz e
18.900-19.020 kHz da parte del servizio di radiodiffusione è limitata alle
emissioni in modulazione di ampiezza a banda laterale unica o ad emissioni
con un'altra tecnica di modulazione raccomandata dall'UIT-R , che assicuri
un'utilizzazione efficace dello spettro ed è subordinata ad una procedura di
pianificazione che deve essere stabilita da una competente Conferenza
mondiale delle radiocomunicazioni. |
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(S5.138) |
Le bande 6.765-6.795 kHz (frequenza centrale
6.780 kHz), 61-61,5 GHz (frequenza centrale 61,25 GHz), 122-123 GHz
(frequenza centrale 122,5 GHz) e 244-246 GHz (frequenza centrale 245 GHz)
sono designate per le applicazioni industriali, scientifiche e medicali
(ISM). L'impiego di queste bande di frequenze per le applicazioni ISM è
soggetto al rilascio di un'autorizzazione particolare, in accordo con le
altre Amministrazioni, i cui servizi possono essere disturbati.
Nell'applicazione di questa disposizione si deve tenere conto delle più
recenti Raccomandazioni in materia dell'UIT-R |
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In accordo con le decisioni CEPT ERC/DEC/(01)01,
ERC/DEC/(01)02 e ERC/DEC/(01)03 frequenze delle bande 6.765-6.795 kHz,
13.553-13.576 kHz, 26.957-27.283 kHz, 40,66-40,70 MHz, possono essere
impiegate ad uso collettivo da apparati a corto raggio non destinati ad
impieghi specifici, aventi le caratteristiche tecniche della raccomandazione
CEPT ERC/REC 70-03 (Annesso 1). |
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(S5.143) |
La banda 7.300-7.350 kHz è attribuita fino al 1
aprile 2007 al servizio fisso con statuto primario ed al servizio mobile
terrestre con statuto secondario. Dopo tale data le frequenze in questa banda
possono essere usate da stazioni dei citati servizi per comunicazioni
limitate all'interno dei confini nazionali, a condizione che non provochino
disturbi pregiudizievoli al servizio di radiodiffusione. La potenza irradiata
da tali stazioni deve essere la minima necessaria, tenendo altresì conto
dell'impiego stagionale delle frequenze da parte del servizio di
radiodiffusione. |
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(S5.145) |
Le condizioni per l'utilizzazione delle frequenze
portanti 8.291 kHz, 12.290 kHz e 16.420 kHz sono stabilite negli articoli S31
e S52 e nell'Appendice S13 del Regolamento delle radiocomunicazioni. |
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(S5.146) |
Le bande 9.400-9.500 kHz, 11.600-11.650 kHz,
12.050-12.100 kHz, 15.600-15.800 kHz, 17.480-17.550 kHz e 18.900-19.020 kHz
sono attribuite fino al 1 aprile 2007 al servizio fisso con statuto primario.
Dopo tale data le frequenze in questa banda possono essere usate da stazioni
del citato servizio per comunicazioni limitate all'interno dei confini
nazionali, a condizione che non provochino disturbi pregiudizievoli al
servizio di radiodiffusione. La potenza irradiata da tali stazioni deve
essere la minima necessaria, tenendo altresì conto dell'impiego stagionale
delle frequenze da parte del servizio di radiodiffusione. |
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(S5.147) |
Frequenze nelle bande 9.775-9.900 kHz,
11.650-11.700 kHz e 11.975-12.050 kHz possono essere usate da stazioni del
servizio fisso che comunicano solo con altre stazioni situate all'interno
delle frontiere nazionali a condizione che non provochino disturbi
pregiudizievoli al servizio di radiodiffusione. La potenza irradiata da
queste stazioni non può superare 24 dBW. |
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(S5.148) |
L'utilizzazione delle bande 9.775-9.900 kHz,
11.650-11.700 kHz, 11.975-12.050 kHz, 13.600-13.800 kHz, 15.450-15.600 kHz,
17.550-17.700 kHz e 21.750-21.850 kHz da parte del servizio di
radiodiffusione è subordinata ad una procedura di pianificazione che deve
essere stabilita da una competente Conferenza mondiale delle
radiocomunicazioni. |
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(S5.149) |
Nell'assegnare le frequenze alle stazioni degli
altri servizi ai quali sono attribuite le bande seguenti: 13.360-13.410 kHz,
406,1-410,0 MHz, 1.610,6-1.613,8 MHz, 1.660-1.670 MHz, 22-22,50 GHz,
31,5-31,8 MHz, 42,5-43,5 GHz (ed in particolare nelle sottobande 42,77-42,87
GHz, 43,07-43,17 GHz e 43,37-43,47 GHz , ove vengono effettuate osservazioni
di righe spettrali), 48,94-49,04 GHz, 76-77,5GHz, 79-81 GHz, 81-86 GHz, 92-94
GHz, 94,1-100 GHz, 102-109,5 GHz, 111,8-114,25 GHz, 130-134 GHz, 136-148,5
GHz, 151,5-158,5 GHz, 209-226 GHz, 241-248 GHz, 252-275 Ghz, si deve cercare
di adottare le misure praticamente possibili per evitare disturbi
pregiudizievoli al servizio di radioastronomia. Le emissioni provenienti
dallo spazio o dalle stazioni di aeromobile possono essere fonti di disturbi
al servizio di radioastronomia. |
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(S5.150) |
Le bande di frequenze 13.553-13.567 kHz
(frequenza centrale 13.560 kHz), 26.957-27.283 kHz (frequenza centrale 27.120
kHz), 40,66-40,70 MHz (frequenza centrale 40,68 MHz), 2.400-2.500 MHz
(frequenza centrale 2.450 MHz), 5.725-5.875 MHz (frequenza centrale 5.800
MHz) e 24,00-24,25 GHz (frequenza centrale 24,125 GHz) sono anche utilizzate
dagli apparecchi per applicazioni industriali, scientifiche e medicali (ISM).
I servizi di radiocomunicazione operanti in queste bande devono accettare i
disturbi pregiudizievoli che possono verificarsi a causa delle citate applicazioni.
Ogni misura praticamente possibile deve essere adottata per assicurare che le
irradiazioni delle apparecchiature usate per tali applicazioni siano minime e
che al di fuori della banda il livello delle irradiazioni sia tale da non
causare disturbi pregiudizievoli ai servizi di radiocomunicazione ed in
particolare alla radionavigazione e ad ogni altro servizio di sicurezza
operante in accordo con le prescrizioni del presente piano. |
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(S5.151) |
Le bande 13.570-13.600 kHz e 13.800-13.870 kHz
sono attribuite fino al 1 aprile 2007 al servizio fisso con statuto primario
ed al servizio mobile escluso mobile aeronautico (R) con statuto secondario.
Dopo tale data le frequenze in questa banda possono essere usate da stazioni
dei citati servizi per comunicazioni limitate all'interno dei confini
nazionali, a condizione che non provochino disturbi pregiudizievoli al
servizio di radiodiffusione. La potenza irradiata da tali stazioni deve
essere la minima necessaria, tenendo altresì conto dell'impiego stagionale delle
frequenze da parte del servizio di radiodiffusione. |
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(S5.155B) |
Le bande di frequenze 21.870-21.924 kHz e
23.200-23.350 kHz sono utilizzate dal servizio fisso per la trasmissione di
disposizioni di servizio relative alla sicurezza del volo. |
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(S5.157) |
L'impiego della banda 23.350-24.000 kHz da parte
del servizio mobile marittimo è limitato alla radiotelegrafia tra stazioni di
nave. |
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Le frequenze 26.190 kHz, 26.200 kHz, 26.210 kHz,
26.340 kHz, 26.350 kHz, 26.360 kHz, 26.490 kHz, 26.500 kHz, 26.510 kHz con
larghezza di canale di 10 kHz, 40,0125 MHz, 40,0250 MHz, 40,0375 MHz, 40,0500
MHz, 40,0625 MHz, 40,0750 MHz e 40,0875 MHz con larghezza di canale di 12,5
kHz, nonché le frequenze 459,650 MHz e 469,650 MHz, con larghezza di canale
di 12,5 kHz, possono essere impiegate ad uso collettivo da apparati di debole
potenza, operanti con modulazione angolare, per la ricerca delle persone
(trasmettitori di chiamata) con potenza di uscita massima di 5 W. Le
frequenze 161,000 MHz e 161,100 MHz, con larghezza di canale 12,5 kHz,
possono essere impiegate sempre ad uso collettivo da apparati di debole
potenza, operanti con modulazione angolare, per la ricerca delle persone
(trasmettitori di risposta) con massima potenza equivalente irradiata di 50
mW. Tali applicazioni rientrano negli scopi di cui al dPR 5 ottobre 2001, n.
447, articolo 5, comma 1, lettera b), numero 2.7). |
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Le frequenze 26.875 kHz, 26.885 kHz, con
larghezza di canale di 10 kHz, 43,3 MHz , 43,3125 MHz, 43,3250 MHz, 43,3375
MHz, 43,35 MHz e 43,3625 MHz, con larghezza di canale 12,5 kHz, possono
essere impiegate ad uso collettivo da apparati di debole potenza, operanti
con modulazione angolare, da utilizzare in ausilio al traffico ed al
trasporto su strada e rotaia, agli addetti alla sicurezza ed al soccorso
sulle strade, alla vigilanza del traffico, ai trasporti a fune, al controllo
delle foreste, alla disciplina della caccia e della pesca ed alla sicurezza
notturna. La massima potenza di uscita o equivalente irradiata nel caso di apparati
muniti di antenna incorporata è di 4 W. Tali applicazioni rientrano negli
scopi di cui al dPR 5 ottobre 2001, n. 447, articolo 5, comma 1, lettera b),
numero 2.3). |
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Le frequenze 26.895 kHz, 26.905 kHz, con
larghezza di canale di 10 kHz, 43,375 MHz, 43,3875 MHz, 43,4 MHz, 43,4125
MHz, 43,4250 MHz, 43,4375 MHz, con larghezza di canale 12,5 kHz, possono
essere impiegate ad uso collettivo da apparati di debole potenza, operanti
con modulazione angolare, da utilizzare in ausilio alle imprese industriali,
commerciali, artigiane ed agrarie. La massima potenza di uscita o equivalente
irradiata, nel caso di apparati muniti di antenna incorporata, è di 4 W. Tali
applicazioni rientrano negli scopi di cui al dPR 5 ottobre 2001, n. 447,
articolo 5, comma 1, lettera b), numero 2.4). |
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Le frequenze 26.915 kHz, 26.925 kHz, 26.935 kHz,
con larghezza di canale di 10 kHz, 43,45 MHz, 43,4625 MHz, 43,475 MHz e
43,4875 MHz, con larghezza di canale 12,5 kHz, possono essere impiegate ad
uso collettivo da apparati di debole potenza, operanti con modulazione
angolare, da utilizzare per collegamenti riguardanti la sicurezza della vita
umana in mare, o comunque di emergenza, fra piccole imbarcazioni e stazioni
base collocate presso sedi di organizzazioni nautiche, nonché di collegamenti
di servizio fra diversi punti di una stessa nave. La massima potenza di
uscita o equivalente irradiata, nel caso di apparati muniti di antenna
incorporata, è di 4 W. Tali applicazioni rientrano negli scopi di cui al dPR
5 ottobre 2001, n. 447, articolo 5, comma 1, lettera b), numero 2.5). |
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Le frequenze 26.945 kHz, 26.955 kHz, con
larghezza di canale di 10 kHz, 43,5 MHz, 43,5125 MHz, 43,525 MHz e 43,5375
MHz, con larghezza di canale 12,5 kHz, possono essere impiegate ad uso
collettivo da apparati di debole potenza, operanti con modulazione angolare,
da utilizzare in ausilio alle attività agonistiche e sportive. La massima
potenza di uscita o equivalente irradiata, nel caso di apparati muniti di
antenna incorporata, è di 4 W. Tali applicazioni rientrano negli scopi di cui
al dPR 5 ottobre 2001, n. 447, articolo 5, comma 1, lettera b), numero 2.6). |
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Le frequenze 26.855 kHz e 26.865 kHz con
larghezza di canale di 10 kHz, 43,55 MHz, 43,5625 MHz, 43,575 MHz e 43,5875
MHz, con larghezza di canale 12,5 kHz, possono essere impiegate, ad uso
collettivo, da apparati di debole potenza, operanti con modulazione angolare,
da utilizzare in ausilio alle attività professionali sanitarie ed alle
attività direttamente ad esse collegate. La massima potenza di uscita o
equivalente irradiata, nel caso di apparati muniti di antenna incorporata, è
di 4 W. Tali applicazioni rientrano negli scopi di cui al dPR 5 ottobre 2001,
n. 447, articolo 5, comma 1, lettera b), numero 2.8). |
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In accordo con le decisioni CEPT ERC/DEC/(01)10 e
CEPT ERC/DEC/(01)12, le frequenze 26.995 kHz, 27.045 kHz, 27.095 kHz, 27.145
kHz, 27.195 kHz, 40,665 MHz, 40,675 MHz, 40,685 MHz, 40,695 MHz possono
essere impiegate ad uso collettivo da apparati a corto raggio per telecomandi
dilettantistici aventi le caratteristiche tecniche della raccomandazione CEPT
ERC/REC 70-03 (Annesso 8). Per le stesse finalità sono designate anche le
seguenti frequenze da utilizzare con apparati aventi le sopracitate
caratteristiche tecniche: 27.235 kHz, 27.275 kHz, 40,715 MHz, 40,725 MHz,
40,735 MHz, 40,765 MHz, 40,775 MHz, 40,785 MHz, 40,815 MHz, 40,825 MHz,
40,835 MHz, 40,865 MHz, 40,875 MHz, 72,080 MHz e 72,240 MHz. Tali
applicazioni rientrano negli scopi di cui al dPR 5 ottobre 2001, n. 447,
articolo 6, comma 1, lettera f). |
|
|
Le frequenze 26.965 kHz, 26.975 kHz, 26.985 kHz,
27.005 kHz, 27.015 kHz, 27.025 kHz, 27.035 kHz, 27.055 kHz, 27.065 kHz,
27.075 kHz, 27.085 kHz, 27.105 kHz, 27.115 kHz, 27.125 kHz, 27.135 kHz,
27.155 kHz, 27.165 kHz, 27.175 kHz, 27.185 kHz, 27.205 kHz, 27.215 kHz,
27.225 kHz, 27.235 kHz, 27.245 kHz, 27.255 kHz, 27.265 kHz, 27.275 kHz,
27.285 kHz, 27.295 kHz, 27.305 kHz, 27.315 kHz, 27.325 kHz, 27.335 kHz,
27.345 kHz, 27.355 kHz, 27.365 kHz, 27.375 kHz, 27.385 kHz, 27.395 kHz, 27.405
kHz, con larghezza di canale di 10 kHz, possono essere impiegate ad uso
collettivo da apparati di debole potenza, per gli scopi di cui al dPR 5
ottobre 2001, n. 447, articolo 5, comma 1, lettera b), numero 2.9). |
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Le frequenze 27,515 MHz, 27,525 MHz, 27,535 MHz,
27,545 MHz, 27,555 MHz, 27,565 MHz, 27,575 MHz, 27,585 MHz, 29,815 MHz,
29,825 MHz, 29,835 MHz, 29,845 MHz, 29,855 MHz, 29,865 MHz, 29,875 MHz,
29,885 MHz, 30,8625 MHz, 30,8750 MHz, 30,8875 MHz, 30,9000 MHz, 30,9125 MHz,
30,9250 MHz, 30,9375 MHz, 30,9500 MHz possono essere impiegate, ad uso
collettivo, da apparati a corto raggio destinati ad essere utilizzati come
radiocomandi per apriporte, apricancelli e applicazioni analoghe. Il passo di
canalizzazione nelle bande di frequenze dei 27 MHz e dei 29 MHz è di 10 kHz,
mentre nella banda di frequenze dei 30 MHz il passo di canalizzazione è di
12,5 kHz. La massima potenza equivalente irradiata è di 5 mW. Tali
applicazioni rientrano negli scopi di cui al dPR 5 ottobre 2001, n. 447,
articolo 6, comma 1, lettera n). |
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La frequenza 29,7 MHz è utilizzata ad uso
collettivo per apparati a corto raggio destinati esclusivamente all'impiego
quali "radiogiocattoli". La massima larghezza di banda del canale è
di 12,5 kHz e la massima potenza equivalente irradiata è di 10 mW. Tali
applicazioni rientrano negli scopi di cui al dPR 5 ottobre 2001, n. 447,
articolo 6, comma 1, lettera o). |
|
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La banda di frequenze 33,15-40,15 MHz è la banda
di media frequenza dei ricevitori televisivi. Nell'assegnare frequenze di
tale banda alle stazioni dei servizi previsti in tabella debbono essere
adottate le precauzioni necessarie a proteggere detti ricevitori. |
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In accordo con la decisione CEPT ERC/DEC/(01)11
nella banda di frequenze 34,995-35,225 MHz possono essere impiegati ad uso
collettivo apparati a corto raggio per telecomandi dilettantistici, riservati
ad aeromodelli, aventi le caratteristiche tecniche della raccomandazione CEPT
ERC/REC 70-03 (Annesso 8). Tali applicazioni rientrano negli scopi di cui al
dPR 5 ottobre 2001, n. 447, articolo 6, comma 1, lettera f). |
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|
Le bande di frequenze 37,5-38,25 MHz, 73-74,6
MHz, 150,05-153 MHz, 322-328,6 MHz, 1.330-1.400 MHz, 1.718,8-1.722,2 MHz,
3.260-3.267 MHz, 3.332-3.339 MHz, 3.345,8-3.352,5 MHz, 4.825- 4.835 MHz,
4.950-5.000 MHz, 6.650-6.675,2 MHz, 22,81-22,86 GHz, 31,2-31,3 GHz,
36,43-36,5 GHz, 92-95 GHz, 174,42-175,02 GHz, 177-177,4 GHz, 178,2-178,6 GHz,
181-181,46 GHz, 186,2-186,6 GHz, 257,5-258 GHz sono anche attribuite al
servizio di radioastronomia con statuto di servizio secondario. Esse possono
essere utilizzate per tale servizio, previo accertamento da parte
dell'autorità civile competente, di concerto con il Ministero della difesa,
della possibilità di assicurare alle stazioni di radioastronomia protezione
accettabile. Gli enti interessati all'attività delle stazioni
di radioastronomia dovranno accertare presso la suddetta autorità, in fase di
pianificazione delle ricerche, l'effettiva possibilità di protezione di dette
stazioni. |
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La banda di frequenze 39-45 MHz può essere anche
utilizzata dal Ministero della Difesa, su base di non interferenze ai servizi
in tabella e senza diritto di protezione, per sistemi mobili funzionanti in
agilità di frequenza (frequency hopping). |
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La banda di frequenze 41-43,6 MHz può essere
impiegata ad uso collettivo anche da apparati a corto raggio destinati a
radiomicrofoni a banda stretta aventi le caratteristiche tecniche della
raccomandazione della CEPT ERC/REC 70-03 (Annesso 10). Tali applicazioni
rientrano negli scopi di cui al dPR 5 ottobre 2001, n. 447, articolo 6, comma
1, lettera h). |
|
(S5.162A) |
La banda di frequenze 46-68 MHz è anche
attribuita al servizio di radiolocalizzazione avente statuto di servizio
secondario. Questa utilizzazione è limitata all'esercizio di radar per il
rilievo della velocità e della direzione del vento (wind profilers)
conformemente alla risoluzione 217 del Regolamento delle radiocomunicazioni. |
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Frequenze della banda 50-51 MHz possono essere
usate dal servizio di radioamatore con statuto di servizio secondario e sulla
base del numero S4.4 del Regolamento delle radiocomunicazioni. |
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Le bande di frequenze 52,5-68 MHz, 174-223 MHz e
470-854 MHz sono utilizzate dall'Autorità per le garanzie nelle comunicazioni
per la definizione del piano di assegnazione di frequenze alle stazioni di
radiodiffusione televisiva pubbliche e private. |
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Le utilizzazioni di frequenze delle bande 52,5-68
MHz, 174-230 MHz e 470-854 MHz per ponti radio di collegamento delle
emittenti radiofoniche private devono essere trasferite entro il più breve
tempo possibile nelle bande di frequenze destinate a tale scopo nel presente
piano. Fino a tale trasferimento tali utilizzazioni non godono di protezione
e non devono creare disturbi ai servizi previsti in tabella. |
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Nelle bande di frequenze 52,5-68,0 MHz e 174-223
MHz possono venire rilasciate licenze ad uso privato per servizio mobile
terrestre, qualora nelle aree di interesse esistano le condizioni di
utilizzabilità secondo i parametri previsti nelle pertinenti raccomandazioni
della CEPT. |
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Per il soccorso alpino possono essere assegnate
le seguenti frequenze con le limitazioni corrispondenti:
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Frequenze delle bande 74,6-74,8 MHz, 75,2-76,950
MHz, 78,6-87,5 MHz possono essere destinate, previo coordinamento con il
Ministero della Difesa, per utilizzazioni temporanee di radiotelefoni da
parte di organizzazioni o imprese straniere itineranti o in occasione di eventi
sportivi. |
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(S5.180) |
La frequenza 75 MHz è utilizzata dai radiofari
asserviti ai sistemi di atterraggio strumentale (ILS). Devono evitarsi
assegnazioni di frequenze vicine ai limiti della banda di guardia a stazioni
di altri servizi che a causa della loro potenza e della loro posizione
geografica potrebbero causare disturbi pregiudizievoli ai suddetti radiofari
o imporre altre restrizioni. |
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L'impiego del canale televisivo "C"
(81-88 MHz) è limitato agli impianti esistenti nelle seguenti località: Torino
e Stalettì. Tale utilizzazione deve cessare non appena saranno rese
disponibili le frequenze per la copertura delle aree interessate. |
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La banda di frequenze 87,5-108 MHz è utilizzata
dall'Autorità per le garanzie nelle comunicazioni per la definizione di un
piano di assegnazione di frequenze alle stazioni di radiodiffusione sonora
pubbliche e private. La parte del predetto piano, che riguarda la sottobanda
di frequenze 104-108 MHz deve essere coordinata con il Ministero della difesa
e con le autorità aeronautiche preposte al controllo del traffico aereo al
fine di assicurare in via preventiva assenza di disturbi pregiudizievoli al
servizio di radionavigazione aeronautica funzionante nella banda adiacente al
di sopra di 108 MHz. |
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(S5.200) |
Nella banda di frequenze 117,975-136 MHz la
frequenza aeronautica ausiliaria d'emergenza 121,5 MHz e la frequenza
aeronautica ausiliaria 123,1 MHz possono essere usate dalle stazioni mobili
del servizio mobile marittimo per comunicare, esclusivamente per scopi di sicurezza,
con le stazioni del servizio mobile aeronautico. |
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(S5.199) |
Le bande di frequenze 121,45-121,55 MHz e
242,95-243,05 MHz sono inoltre attribuite al servizio mobile via satellite al
fine di ricevere, a bordo dei satelliti, le emissioni a 121,5 MHz e 243 MHz
provenienti dalle radioboe di localizzazione dei sinistri. |
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(S5.203) |
I satelliti meteorologici attualmente operanti
nella banda di frequenze 136-137 MHz possono continuare ad essere eserciti
sulla base del n. S4.4 fino al 1 gennaio 2002. |
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(S5.208) |
L'impiego della banda 137-138 MHz da parte del
servizio mobile via satellite è soggetto all'applicazione delle procedure di
coordinamento e notifica previste nel n. S9.11A del Regolamento delle
radiocomunicazioni. |
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(S5.209) |
L'impiego delle bande 137-138 MHz, 148-150,05
MHz, 399,9-400,05 MHz e 400,15-401 MHz da parte del servizio mobile via
satellite è limitato a sistemi di satelliti non geostazionari. |
|
(S5.208A) |
Nell’assegnare frequenze alle stazioni spaziali
del servizio mobile via satellite nelle bande di frequenze 137-138 MHz,
387-390 MHz e 400,15-401 MHz debbono essere adottati tutti i possibili
provvedimenti per proteggere il servizio di radioastronomia nelle bande di
frequenze 150,05-153 MHz, 322-328,6 MHz, 406,1-410 MHz e 608-614 MHz da
interferenze pregiudizievoli originate da emissioni non desiderate. A titolo
di informazione, i livelli di soglia delle interferenze pregiudizievoli per
proteggere il servizio di radioastronomia sono riportati nella tabella 1
della raccomandazione UIT-R RA.769-1. |
|
(S5.219) |
L'impiego della banda di frequenze 148-149,9 MHz
da parte del servizio mobile via satellite è soggetto all'applicazione delle
procedure di coordinamento e notifica previste nel n. S9.11A del Regolamento
delle radiocomunicazioni. Il servizio mobile via satellite non deve limitare
lo sviluppo e l'impiego dei servizi fisso, mobile e di operazioni spaziali
nella banda 148-149,9 MHz |
|
(S5.218) |
Nella banda di frequenze 148-149,9 MHz, previo
coordinamento con il Ministero della difesa, possono essere assegnate
frequenze per il telecomando spaziale.La larghezza di banda dell'emissione
non deve superare ±25 kHz. |
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(S5.220) |
L'impiego delle bande di frequenze 149,9-150,05
MHz e 399,9 - 400,05 MHz da parte del servizio mobile via satellite è
soggetto all'applicazione delle procedure di coordinamento e notifica
previste nel n. S9.11A del Regolamento delle radiocomunicazioni. Il servizio
mobile via satellite non deve limitare lo sviluppo e l'impiego del servizio
di radionavigazione via satellite nelle bande 149,9-150,05 MHz e 399,9 -
400,05 MHz |
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(S5.222) |
Nelle bande di frequenze 149,9-150,05 MHz e
399,9-400,05 MHz le emissioni del servizio di radionavigazione via satellite
possono essere anche utilizzate dalle stazioni terrene di ricezione del
servizio di ricerca spaziale, previo coordinamento tra il Ministero della
difesa e l'autorità civile competente. |
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(S5.224A) |
L'utilizzazione delle bande di frequenze
149,9-150,05 MHz e 399,9-400,05 MHz da parte del servizio mobile via
satellite (T-s) è limitata al servizio mobile terrestre via satellite (T-s)
fino al 1 gennaio 2015. |
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(S5.223) |
Nella banda di frequenze 149,9-150,05 MHz non può
essere autorizzato l'impiego dei servizi fisso e mobile per non causare
disturbi pregiudizievoli al servizio di radionavigazione via satellite. |
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(S5.224B) |
L'attribuzione delle bande di frequenze
149,9-150,05 MHz e 399,9-400,05 MHz al servizio di radionavigazione via
satellite resta in vigore fino al 1 gennaio 2015. |
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L’utilizzazione delle bande di frequenza
156-156,7625 MHz, 156,8375-165,5125 MHz, 167,2125-169,4 MHz, 169,8-170,1125
MHz e 171,8125-174 MHz da parte del servizio mobile terrestre è destinata a
sistemi radiomobili ad uso privato. Le predette bande di frequenze vengono
utilizzate anche per il servizio fisso limitatamente: |
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Nelle bande di frequenze 156-156,7625 MHz,
156,8375-165,5125 MHz, 167,2125-169,4 MHz, 169,8-170,1125 MHz, 171,8125-174
MHz, 436-440 MHz, 440-443 MHz, 445-446 MHz, 446-450 MHz e 450-470 MHz vengono
soddisfatte le esigenze in materia di protezione civile per un sistema di
radiocomunicazione multiaccesso per le isole Eolie e per la zona Etnea, per
il sistema di sorveglianza sismica e vulcanica in Sicilia orientale,
denominato "Poseidon", e per l'integrazione delle reti di
monitoraggio esistenti nello stesso territorio regionale. Tali sistemi devono
essere realizzati utilizzando criteri tecnici e progettuali idonei a
conseguire un'ottimale utilizzazione dello spettro. |
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(S5.227) |
Nel servizio mobile marittimo ad onde metriche la
frequenza 156,525 MHz è riservata esclusivamente alle comunicazioni di
soccorso, sicurezza e chiamata che utilizzano la tecnica di chiamata
selettiva numerica. Le condizioni per l’impiego di questa frequenza sono
fissate negli articoli S31 e S52 e nelle Appendici S13, S15 e S18 del
Regolamento delle radiocomunicazioni. Nell'assegnare tale frequenza ad altri
servizi si deve accordare priorità alle utilizzazioni per il servizio mobile
marittimo |
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(S5.226) |
La frequenza 156,8 MHz è la frequenza
internazionale di soccorso, sicurezza e chiamata per il servizio mobile
marittimo radiotelefonico ad onde metriche. Le condizioni per l’impiego di
questa frequenza sono fissate negli articoli S31 e S52 e nelle Appendici S13,
S15 e S18 del Regolamento delle radiocomunicazioni. Nell'assegnare frequenze
nelle bande 156-156,7625 MHz, 156,8375-157,45 MHz, 160,6-160,975 MHz e
161,475-162,025 MHz deve essere accordata priorità alle utilizzazioni per il
servizio mobile marittimo. |
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Nel servizio mobile marittimo ad onde metriche le
frequenze 161,975 MHz e 162,025 MHz sono riservate al sistema universale di
identificazione automatica e di sorveglianza delle navi (AIS) in accordo con
la decisione della CEPT ERC/DEC/(99)17. |
|
|
Le coppie di frequenze 159,3750-163,9750 MHz,
159,4250-164,0250 MHz, 159,5000-164,1000 MHz, 159,5250-164,1250 MHz,
159,5375-164,1375 MHz, 159,5500-164,1500 MHz, 159,5625-164,1625 MHz,
159,6250-164,2250 MHz, 159,6375-164,2375 MHz, 159,6500-164,2500 MHz,
159,6875-164,2875 MHz, 159,7000-164,3000 MHz, 159,7500-164,3500 MHz,
159,7625-164,3625 MHz, 159,7750-164,3750 MHz, 159,7875-164,3875 MHz,
159,8000-164,4000 MHz, 159,8250-164,4250 MHz, 159,9125-164,5125 MHz,
159,9250-164,5250 MHz, 450,4000-460,4000 MHz, 450,7000-460,7000 MHz,
450,7375-460,7375 MHz e 459,2750-469,2750 MHz sono riservate sull'intero
territorio nazionale per scopi di protezione civile, a supporto dei compiti
istituzionali del Dipartimento della protezione civile. |
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|
La banda di frequenze 169,4-169,8 MHz è riservata
al sistema pubblico paneuropeo di radioavviso terrestre, denominato ERMES,
avente le caratteristiche raccomandate dalla CEPT. Sono disponibili per il
suddetto sistema i canali corrispondenti alle frequenze 169,60 MHz, 169,65
MHz, 169,70 MHz e 169,75 MHz. I restanti canali sono resi disponibili, non
appena necessari, per le esigenze derivanti dal coordinamento delle frequenze
dell'ERMES nelle zone di frontiera e per l'ulteriore espansione del servizio. |
|
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La banda di frequenze 173,965-174,015 MHz è
utilizzata ad uso collettivo per apparati a corto raggio destinati
esclusivamente all'impiego quali ausilii per handicappati, aventi le
caratteristiche tecniche della raccomandazione della CEPT ERC/REC 70-03
(Annesso 10). Tali applicazioni rientrano negli scopi di cui al dPR 5 ottobre
2001, n. 447, articolo 6, comma 1, lettera i). |
|
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Tutte le assegnazioni a stazioni di
radiodiffusione televisiva nella banda 174-230 MHz debbono uniformarsi alla
canalizzazione europea, che prevede otto canali (canali da 5 a 12) nella
banda in questione, nell'arco di un periodo di tempo appropriato dal punto di
vista economico e determinato dall'autorità civile competente. |
|
(S5.296) |
Le bande di frequenze 174-223 MHz e 470-854 MHz
possono essere impiegate ad uso collettivo anche da apparati a corto raggio
da impiegare come radiomicrofoni professionali, aventi le caratteristiche
tecniche della raccomandazione della CEPT ERC/REC 70-03 (Annesso 10), per gli
scopi di cui al dPR 5 ottobre 2001, n. 447, articolo 5, comma 1, lettera b),
numero 2.4). Tali applicazioni non debbono causare interferenze al servizio
di radiodiffusione, né pretendere protezione da questo. |
|
(S5.256) |
Nella banda 230-312 MHz la frequenza 243 MHz è
riservata ad apparecchi e dispositivi da utilizzarsi a scopi di salvataggio. |
|
(S5.254) |
Le bande 235-322 MHz e 335,4-399,9 MHz possono
essere usate, previo accordo da ottenersi con la procedura del n. S9.21 del
Regolamento delle radiocomunicazioni, dal servizio mobile via satellite, a
condizione che le stazioni di questo servizio non provochino disturbi
pregiudizievoli alle stazioni degli altri servizi che operano in accordo con
il presente piano. |
|
(S5.255) |
Le bande 312 - 315 MHz (Terra-spazio) e 387 - 390
MHz (spazio-Terra) nel servizio mobile via satellite possono essere anche
usate da sistemi di satelliti non geostazionari. Tale impiego è soggetto
all'applicazione delle procedure di coordinamento e notifica previste nel n.
S9.11A del Regolamento delle radiocomunicazioni. |
|
(S5.258) |
Nella banda di frequenze 328,6-335,4 MHz il
servizio di radionavigazione aeronautica è limitato ai sistemi di atterraggio
strumentale (ILS). |
|
|
Le bande di frequenze 322-328,6 MHz, 2.655-2.690
MHz, 4.990-5.000 MHz, 10,6-10,68 GHz, 14,47-14,5 GHz, 77,5-79 GHz, 94-94,1
GHz, 123-130 GHz, 134-136 GHz, 248-250 GHz possono essere utilizzate per il
servizio di radioastronomia alle condizioni e previo l'espletamento delle
procedure indicate nella nota 53. |
|
|
Nel quadro dell'Accordo di Schenghen le bande di
frequenze 380-385 MHz e 390-395 MHz possono essere utilizzate, in accordo con
la decisione CEPT ERC/(96)01, per sistemi armonizzati numerici del servizio
mobile terrestre per le utilizzazioni di Enti le cui esigenze di frequenze
sono soddisfatte dal Ministero della difesa. Tali servizi non devono causare
interferenze ai sistemi operanti in agilità di frequenza, né pretendere
protezione dagli stessi. |
|
|
Le bande di frequenze 380-380,15 MHz e 390-390,15
MHz sono designate, in accordo con la decisione CEPT ERC/DEC/(01)19, per
l’impiego armonizzato per i collegamenti diretti tra terminali (DMO) nei
sistemi mobili numerici di Enti le cui esigenze sono soddisfatte dal
Ministero della difesa. |
|
|
Le bande di frequenze 384,8-385 MHz e 394,8-395
MHz sono designate, in accordo con la decisione CEPT ERC/DEC/(01)20, per
l’impiego armonizzato nelle operazioni terra-bordo-terra (AGA) nei sistemi
mobili numerici di Enti le cui esigenze sono soddisfatte dal Ministero della
difesa. |
|
(S5.261) |
La frequenza campione è 400,1 MHz. La larghezza
di banda dell'emissione non può superare ± 25 kHz. |
|
(S5.263) |
La banda 400,15 - 401 MHz è anche attribuita al
servizio di ricerca spaziale nella direzione spazio-spazio per comunicazioni
con veicoli spaziali abitati. In queste applicazioni il servizio di ricerca
spaziale non può essere considerato come un servizio di sicurezza. |
|
(S5.264) |
L'impiego della banda 400,15 - 401 MHz da parte
del servizio mobile via satellite è soggetto all'applicazione delle procedure
di coordinamento e notifica previste nel n. S9.11A del Regolamento delle
radiocomunicazioni. Il limite di densità di flusso indicato nell’Annesso 1
all’Appendice S5 del Regolamento delle radiocomunicazioni si applica fino a
quando non sarà rivisto da una competente Conferenza mondiale delle
radiocomunicazioni. |
|
|
Nell'utilizzazione della banda 402-406 MHz devono
essere prese tutte le misure praticamente possibili per evitare disturbi
pregiudizievoli al sistema COSPAS/SARSAT. |
|
|
In accordo con la decisione CEPT ERC/DEC/(01)17
la banda di frequenze 402-405 MHz può essere impiegata ad uso collettivo
anche da apparati a corto raggio di potenza estremamente debole destinati ad
applicazioni medicali, aventi le caratteristiche tecniche della
raccomandazione della CEPT ERC/REC 70-03 (Annesso 12). Tali applicazioni rientrano
negli scopi di cui al dPR 5 ottobre 2001, n. 447, articolo 6, comma 1,
lettera l). |
|
(S5.266) |
La banda di frequenze 406-406,1 MHz è riservata
unicamente alla utilizzazione ed allo sviluppo di sistemi di radioboe di
debole potenza per la localizzazione di sinistri utilizzanti la tecnica
spaziale. |
|
(S5.267) |
Nella banda 406-406,1 MHz sono vietate tutte le
emissioni che possono provocare disturbi pregiudizievoli agli impieghi
autorizzati in questa banda. |
|
(S5.268) |
L'impiego della banda 410-420 MHz da parte del
servizio di ricerca spaziale è limitato a comunicazioni entro un raggio di 5
km da un veicolo spaziale orbitante abitato. La densità di potenza, in una
larghezza di banda di 4 kHz, prodotta sulla superficie della Terra dalle
emissioni provenienti dalle attività extraveicolari non deve superare -153
dB(W/m2) per 00 £ F £ 50 , -153 + 0,077(F-5)
dB(W/m2) per 50 £ F £ 700 e -148 dB(W/m2)
per 700 £ F £ 900, ove F è l'angolo di incidenza
dell'onda. Alle attività extraveicolari non si applicano le disposizioni del
n. S4.10 del Regolamento delle radiocomunicazioni. In questa banda il
servizio di ricerca spaziale (s-s) non deve pretendere protezione dalle
stazioni dei servizi fisso e mobile e non deve limitare l'utilizzazione e lo
sviluppo di questi servizi. |
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Frequenze della banda 433,05-434,79 MHz possono
essere impiegate ad uso collettivo da apparati a corto raggio non destinati
ad impieghi specifici, aventi le caratteristiche tecniche della
raccomandazione CEPT ERC/REC 70-03 (Annesso 1). L’impiego di sistemi atti
alla trasmissione di segnali audio è ammessa soltanto nella banda 433,050 –
433,575 MHz. Per questo tipo di impiego la canalizzazione è di 25 kHz o di
12,5 kHz. L’immissione in commercio di apparati atti alla trasmissione di
segnali audio è ammessa fino al 31 dicembre 2004. |
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L'eventuale utilizzazione della banda
433,05-434,79 MHz (frequenza centrale 433,92 MHz) da parte delle
apparecchiature ISM è subordinata all'emanazione di una particolare
disciplina da parte del Ministero delle comunicazioni di concerto con gli
altri Ministeri interessati, al fine di garantire adeguata protezione ai
servizi di radiocomunicazione previsti in tabella. |
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La banda di frequenze 436-436,1 MHz è destinata a
sistemi di telemetria, telemisura e telecontrollo per apparati ad uso
collettivo aventi larghezza di banda di 12,5 kHz, potenza equivalente
irradiata di 500 mW, ciclo operativo 10% e antenna dedicata o integrata
(Standard di riferimento ETSI EN 300 296). Tali applicazioni sono regolate
dal d.P.R. 5 ottobre 2001 n.447, articolo 5, comma 1, lettera b), numero 2.3,
2.4, 2.6 e 2.8. |
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In accordo con la decisione ERC/DEC/(01)21 la
banda di frequenze 445,2-445,3 MHz è designata per l’impiego armonizzato di
collegamenti diretti tra terminali (DMO) nei sistemi mobili numerici . Per
tali operazioni è fissato un limite di potenza equivalente irradiata di 1 W. |
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La banda di frequenze 446-446,1 MHz è anche
attribuita al servizio mobile terrestre ed è designata, in accordo con la
decisione CEPT ERC/DEC/(98)25, per essere impiegata ad uso collettivo da
parte di apparati portatili con antenna incorporata, denominati “PMR 446” per
comunicazioni vocali a corta portata, per gli scopi di cui al dPR 5 ottobre
2001, n. 447, articolo 5, comma 1, lettera b), numeri 2.4) e 2.9). La
larghezza di banda del canale è di 12,5 kHz e la massima potenza equivalente
irradiata è di 500 mW. |
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(S5.286) |
Nella banda di frequenze 449,75-450,25 MHz
possono assegnate per usi civili frequenze per il servizio di operazioni
spaziali (Terra-spazio) e per il servizio di ricerca spaziale (Terra-spazio). |
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L’utilizzazione della banda di frequenza 450-470
MHz da parte del servizio mobile è destinata a sistemi radiomobili ad uso
privato. In accordo con la decisione CEPT ECC/DEC/(02)03, 2+2 MHz di banda
aggiuntiva saranno resi disponibili per i sitemi radiomobile numerici ad
accesso mulitplo PMR/PAMR, in nbbase alle esigenze di mercato. La predetta
banda di frequenze viene utilizzata anche per il servizio fisso,
limitatamente ai collegamenti tra punti fissi facenti parte di reti
radiomobili. |
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Le bande di frequenze 452-455 MHz e 462-465 MHz
sono riservate per l'introduzione di sistemi radiomobili numerici ad accesso
multiplo, di tipo autogestito o a gestione centralizzata, operanti con
standard armonizzati europei, o che si siano dimostrati con essi compatibili,
o con specifiche tecniche pubblicate equivalenti. |
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Nella banda di frequenze 450-470 MHz alcune
frequenze sono riservate a sistemi di debole potenza per la ricerca delle
persone. |
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(S5.289) |
Nelle bande 460-470 MHz, 1.690-1.710 MHz possono
essere assegnate per usi civili, frequenze per il servizio di esplorazione
della Terra via satellite (spazio-Terra), che fruisce dello statuto di
servizio secondario. |
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La frequenza 466,075 MHz è utilizzata per il
servizio mobile pubblico di radioavviso. |
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Nella banda di frequenze 608-614 MHz al servizio
di radioastronomia è attribuito lo statuto di servizio secondario fino alla
data di transizione del servizio di radiodiffusione televisiva alla tecnica
numerica. Fino a tale data la banda di frequenze 608-614 MHz può essere usata
per il servizio di radioastronomia alle condizioni e previo l'espletamento
delle procedure indicate nella nota 53. |
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(S5.317A) |
Le porzioni della banda di frequenze 880-960 MHz
che sono attribuite al servizio mobile con statuto primario e sono impiegate
o pianificate per l'impiego per sistemi mobili (v. Risoluzione 224 del
Regolamento delle radiocomunicazioni) e la banda di frequenze 1.710-1.885 MHz
sono designate per un futuro impiego in base alle esigenze di mercato per il
sistema IMT 2000, di cui fa parte il sistema UMTS. Questa designazione non
deve precludere l'uso di queste bande per ogni altro tipo di applicazione dei
servizi ai quali queste sono state attribuite. |
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Nelle more dell’introduzione della
radiodiffusione televisiva in tecnica numerica le emissioni del servizio di
radiodiffusione televisive attualmente operanti nella banda di frequenze
854-862 MHz sono limitate a quelle esistenti e potranno permanere su base di
non interferenza con le utilizzazioni della Difesa. |
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In accordo con la decisione CEPT ERC/DEC/(01)18
la banda di frequenze 863-865 MHz può essere impiegata ad uso collettivo
anche da apparati a corto raggio destinati a sistemi audio aventi le
caratteristiche tecniche della raccomandazione della CEPT ERC/REC 70-03
(Annesso 13). |
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In accordo con la decisione CEPT ERC/DEC/(01)09
le bande di frequenze 868,6-868,7 MHz, 869,25-869,3 MHz e 869,65-869,7 MHz
possono essere impiegate ad uso collettivo da apparati a corto raggio
destinati a sistemi di allarme generici aventi le caratteristiche tecniche
della raccomandazione della CEPT ERC/REC 70-03 (Annesso 7). |
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In accordo con la decisione della CEPT
ERC/DEC/(01)04 le bande di frequenze 868,0-868,6 MHz, 868,7-869,2 MHz,
869,40-869,65 MHz e 869,7-870,0 MHz, nonché la banda di frequenze 869,3-869,4
MHz, possono essere impiegate ad uso collettivo da apparati a corto raggio
non destinati ad impieghi specifici, aventi le caratteristiche tecniche della
raccomandazione CEPT ERC/REC 70-03 (Annesso 1). Tali applicazioni rientrano
negli scopi di cui al dPR 5 ottobre 2001, n. 447, articolo 6, comma 1,
lettera q). |
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Le bande di frequenze 876-878 MHz e 921-923 MHz
sono riservate a partire dal 1/1/2001, in accordo con la raccomandazione
della CEPT T/R 25-09, per la realizzazione da parte di gestori di reti
ferroviarie di una rete radiomobile cellulare numerica destinata
esclusivamente al controllo automatico dei convogli ferroviari ivi incluse le
connesse comunicazioni di servizio. |
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In accordo con la decisione CEPT ERC/DEC/(97)02
le bande di frequenze 880-890 MHz e 925-935 MHz sono designate come bande di estensione
del sistema radiomobile pubblico cellulare numerico GSM. Porzioni di tali
bande vengono destinate al sistema GSM in funzione della domanda commerciale. |
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Le bande di frequenze 890-915 MHz e 935-960 MHz
sono le bande attribuite dalla direttiva 87/372 CEE del 25 giugno 1987 al
sistema radiomobile pubblico numerico paneuropeo (GSM). A partire dal 1 marzo
1999 sono riservate in esclusiva al sistema GSM le bande di frequenze 892,1-
913,7 MHz e 937,1-958,7 MHz. A partire dal 31.12.2002 le bande di frequenze
913,7 – 915 MHz e 958,7 – 960 MHz sono utilizzabili per il sistema GSM.
Nell’utilizzazione di tali bande si deve tener conto che le stesse potranno
continuare ad essere impiegate, fino alla data del 31.12.2005, da parte degli
esistenti terminali senza filo di prima generazione. |
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(S5.328) |
L'uso della banda 960-1.215 MHz da parte del
servizio di radionavigazione aeronautica è riservato, su base mondiale,
all'impiego ed allo sviluppo di aiuti elettronici alla navigazione aerea
installati a bordo di aerei, nonché alla installazioni a terra che sono loro
direttamente associate. |
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La banda di frequenze 960-1.215 MHz può essere
anche utilizzata per il sistema di comunicazioni militari JTIDS/MIDS. Tale
utilizzazione non deve provocare alcuna interferenza ai sistemi di
radionavigazione, che godono di protezione ai sensi della legge 8 aprile
1983, n. 110. |
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(S5.328A) |
La banda di frequenze 1.164‑1.215 MHz è anche
attribuita al servizio di radionavigazione via satellite (s-T) e (s-s) con
statuto primario. La densità di flusso di potenza aggregata prodotta da tutte
le stazioni spaziali di tutti i sistemi di radionavigazione via satellite
sulla superficie della Terra non deve superare il valore provvisorio di –115
dB (W/m2) in ciascun MHz di banda per tutti gli angoli di arrivo.
Le stazioni del servizio di radionavigazione via satellite non debbono
causare interferenze pregiudizievoli a stazioni del servizio di
radionavigazione aeronautica, né pretendere protezione da queste ultime. Si
applicano le disposizioni della Risoluzione 605 del Regolamento delle
radiocomunicazioni. |
|
(S5.329) |
L'utilizzazione della banda 1.215-1.260 MHz da
parte del servizio di radionavigazione via satellite non deve provocare
disturbi pregiudizievoli, nè richiedere protezione, al servizio di
radionavigazione autorizzato a titolo primario dal Regolamento delle
radiocomunicazioni in alcuni Paesi della Regione 1. |
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(S5.329A) |
L'impiego di sistemi del servizio di
radionavigazione via satellite (s-s) che operano nelle bande di frequenze
1.215‑1.300 MHz e 1.559-1.610 MHz non deve essere destinato a
fornire applicazioni relative alla sicurezza e non deve imporre alcun
ulteriore vincolo ad altri sistemi o servizi che operano in conformità con la
tabella di attribuzione di frequenze del Regolamento delle
radiocomunicazioni. |
|
(S5.332) |
Nella banda di frequenze 1.215 1.260 MHz i
sensori attivi a bordo di veicoli spaziali nei servizi di esplorazione della
Terra via satellite e di ricerca spaziale non debbono provocare disturbi
pregiudizievoli, né imporre vincoli alle operazioni e allo sviluppo dei
servizi di radiolocalizzazione e di radionavigazione via satellite e degli
altri servizi con statuto primario, né possono pretendere protezione dagli
stessi. |
|
(S5.335A) |
Nella banda di frequenze 1.260-1.300 MHz i
sensori attivi a bordo di veicoli spaziali nei servizi di esplorazione della
Terra via satellite e di ricerca spaziale non debbono provocare disturbi
pregiudizievoli, né imporre vincoli alle operazioni e allo sviluppo del
servizio di radiolocalizzazione e degli altri servizi con statuto primario,
né possono pretendere protezione dagli stessi. |
|
(S5.282) |
La banda 1.267-1.270 MHz è anche attribuita al
servizio di radioamatore via satellite (Terra-spazio) con statuto di servizio
secondario. |
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(S5.337) |
Nelle bande di frequenze 1.300-1.350 MHz,
2.700-2.900 MHz e 9.000-9.200 MHz il servizio di radionavigazione aeronautica
è limitato ai radar al suolo ed ai radar a risposta aeroportati associati che
operano su frequenze di dette bande solo quando vengono eccitati dai radar
funzionanti nella stessa banda. |
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(S5.337A) |
L'impiego della banda di frequenze 1.300-1.350
MHz da parte delle stazioni terrene del servizio di radionavigazione via
satellite e delle stazioni del servizio di radiolocalizzazione non deve
provocare disturbi pregiudizievoli, né imporre vincoli alle operazioni e allo
sviluppo del servizio di radionavigazione aeronautica. |
|
(S5.339) |
Nelle bande 1.370-1.400 MHz, 2.640-2.655 MHz,
4.950-4.990 MHz e 15,20-15,35 GHz possono essere assegnate, per usi civili,
frequenze per il servizio di esplorazione della Terra via satellite (passiva)
e per il servizio di ricerca spaziale (passiva), che non hanno diritto di
protezione da parte dei servizi previsti in tabella. |
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(S5.340) |
Nelle bande di frequenze 1.400-1.427 MHz,
2.690-2.700 MHz, 10,68-10,7 GHz, 15,35-15,4 GHz, 23,6-24 GHz, 31,3-31,5 GHz,
50,2-50,4 GHz, 52,6-54,25 GHz, 86-92 GHz, 100-102 GHz, 109,5-111,8 GHz,
114,25-116 GHz, 148,5-151,5 GHz, 164-167 GHz, 182-185 GHz, 190-191,8 GHz,
200-209 GHz, 226-231,5 GHz e 250-252 GHz è vietato ogni tipo di emissione.
Nella banda di frequenze 48,94-49,04 GHz sono vietate le emissioni da
stazioni di aeromobile. |
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Nell’assegnare frequenze alle stazioni dei
servizi operanti nelle bande adiacenti alle bande 1.400-1.427 MHz,
2.690-2.700 MHz, 10,68-10,7 GHz, 15,35-15,4 GHz, 23,6-24 GHz, 31,3-31,5 GHz,
50,2-50,4 GHz, 52,6-54,25 GHz, 86-92 GHz, 100-102 GHz, 109,5-111,8 GHz,
114,25-116 GHz, 148,5-151,5 GHz, 164-167 GHz, 182-185 GHz, 190-191,8 GHz,
200-209 GHz, 226-231,5 GHz e 250-252 GHz si deve cercare di adottare le
misure praticamente possibili per proteggere le stazioni di radioastronomia. |
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(S5.345) |
L'impiego della banda 1.452-1.492 MHz da parte
dei servizi di radiodiffusione via satellite e di radiodiffusione è limitata
alla radiodiffusione sonora numerica ed è soggetta alle disposizioni della
Risoluzione 528 del Regolamento delle radiocomunicazioni. |
|
(S5.347) |
Fino al 1 aprile 2007 l'attribuzione della banda
1.452-1.492 MHz al servizio di radiodiffusione via satellite è su base
secondaria. |
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Nella banda di frequenze 1.452-1.492 MHz è
prevista, a partire dal 1 gennaio 2003, l’introduzione del sistema di
radiodiffusione sonora numerica di Terra (T-DAB) in accordo con gli Atti
finali delle riunioni di pianificazione ( Wiesbaden 1995 e successive) . I
collegamenti fissi operanti nelle zone interessate dallo sviluppo del
servizio di radiodiffusione sonora numerica saranno riallocati nella restante
parte della banda o in bande diverse. |
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(S5.351A) |
Per l'impiego delle bande di frequenze
1.525-1.544 MHz, 1.545-1 559 MHz, 1.610-1.626,5 MHz, 1.626,5-1.645,5 MHz,
1.646,5-1.660,5 MHz, 1.980-2.010 MHz, 2.170-2.200 MHz, 2.483,5‑2.500 MHz,
2.500-2.520 MHz e 2.670-2.690 MHz da parte del servizio mobile via satellite
si deve tener conto delle Risoluzioni 212 (Rev.WRC-97) e 225 del Regolamento
delle radiocomunicazioni. |
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(S5.351) |
Le bande 1.525-1.544 MHz, 1.545-1.559 MHz,
1.626,5-1.645,5 MHz e 1.646,5-1.660,5 MHz non debbono essere usate per
collegamenti di connessione di alcun servizio spaziale. |
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(S5.352A) |
Nella banda di frequenze 1.525-1.530 MHz le stazioni
del servizio mobile via satellite, ad eccezione delle stazioni del servizio
mobile marittimo via satellite, non debbono causare disturbi pregiudizievoli
alle stazioni del servizio fisso che si trovano in Francia, nei territori
d'oltremare francesi della Regione 3, in Algeria, in Arabia Saudita, in
Egitto, in Guinea, in India, in Israele, in Italia, in Giordania, in Kuwait,
in Mali, a Malta, nel Marocco, in Mauritania, in Nigeria, nell'Oman, in
Pakistan, nelle Filippine, in Qatar, in Siria, in Tanzania, in Vietnam e
nello Yemen, purché notificate prima del 1 aprile 1998, né possono richiedere
protezione da queste ultime. |
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(S5.353A) |
Nell'applicazione delle procedure previste nella
sezione II dell'articolo S9 del Regolamento delle radiocomunicazioni al
servizio mobile via satellite nelle bande di frequenze 1.530-1.544 MHz e
1.626,5-1.645,5 MHz debbono essere soddisfatte in modo prioritario le
necessità di frequenze per le comunicazioni di soccorso, d'urgenza e di
sicurezza del sistema mondiale di soccorso e sicurezza in mare (GMDSS). Le
comunicazioni di soccorso, d'urgenza e di sicurezza del servizio mobile
marittimo via satellite debbono beneficiare di un accesso prioritario e di
una immediata disponibilità rispetto a tutte le altre comunicazioni del servizio
mobile via satellite all'interno di una rete. I sistemi del servizio mobile
via satellite non debbono provocare disturbi inaccettabili alle comunicazioni
di soccorso, d'urgenza e di sicurezza del GMDSS né pretendere da queste
protezione. Negli altri servizi mobili via satellite si deve tener conto
della priorità delle comunicazioni riguardanti la sicurezza. Devono infine
essere applicate le disposizioni della Risoluzione 222 del Regolamento delle
radiocomunicazioni. |
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(S5.354) |
L'impiego delle bande 1.525-1.559 MHz e
1.626,5-1.660,5 MHz da parte del servizio mobile via satellite è soggetto
all'applicazione delle procedure di coordinamento e notifica previste nel
numero S9.11A del Regolamento delle radiocomunicazioni. |
|
(S5.357A) |
Nell'applicazione delle procedure previste nella
sezione II dell'articolo S9 del Regolamento delle radiocomunicazioni al
servizio mobile via satellite nelle bande di frequenze 1.545-1.555 MHz e
1.646,5-1.656,5 MHz debbono essere soddisfatte in modo prioritario le necessità
di frequenze del servizio mobile aeronautico via satellite (R) per assicurare
la trasmissione di messaggi di categorie di priorità da 1 a 6, definite
all'art. S44 del Regolamento delle radiocomunicazioni. Queste comunicazioni
debbono beneficiare di un accesso prioritario e di una disponibilità
immediata, se necessario anche a mezzo di un blocco delle comunicazioni,
rispetto a tutte le altre comunicazioni del servizio mobile via satellite
all'interno di una rete. I sistemi del servizio mobile via satellite non
debbono provocare disturbi inaccettabili alle comunicazioni del servizio
mobile aeronautico (R) di categorie di priorità da 1 a 6, definite all'art.
S44 del Regolamento delle radiocomunicazioni. Negli altri servizi mobili via
satellite si deve tener conto della priorità delle comunicazioni riguardanti
la sicurezza. Devono infine essere applicate le disposizioni della
Risoluzione 222 del Regolamento delle radiocomunicazioni. |
|
(S5.356) |
Nelle bande di frequenze 1.544-1.545 MHz e
1.645,5-1.646,5 MHz il servizio mobile via satellite è limitato alle
emissioni destinate al soccorso ed alla sicurezza. |
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(S5.357) |
Nella banda di frequenze 1.545-1.555 MHz sono
anche autorizzate le trasmissioni dirette dalle stazioni aeronautiche di
Terra verso le stazioni di aeromobile o tra stazioni di aeromobile del
servizio mobile aeronautico (R) nei casi in cui tali trasmissioni servano ad
estendere o completare i collegamenti delle stazioni spaziali verso le
stazioni di aeromobile. |
|
(S5.364) |
L'utilizzazione della banda 1.610-1.626,5 MHz da
parte del servizio mobile via satellite (Terra-spazio) e del servizio di
radiodeterminazione via satellite (Terra-spazio) è soggetta all'applicazione
delle procedure di coordinamento e di notifica stabilite nel numero S9.11A
del Regolamento delle radiocomunicazioni. Una stazione terrena mobile
operante in uno dei due servizi in questa banda non deve produrre una densità
di potenza isotropa equivalente irradiata superiore a -15 dB(W/4 kHz) nella
parte di banda usata dal sistema che opera in accordo con le disposizioni
della nota 134 del presente piano, a meno che non venga diversamente
concordato dalle Amministrazioni disturbate. Nella parte di banda ove tale
sistema non è operante è consentito un valore di -3 dB(W/4 kHz). Stazioni del
servizio mobile via satellite non debbono causare disturbi pregiudizievoli a
stazioni del servizio di radionavigazione aeronautica, a stazioni che operano
in accordo con le disposizioni della nota 134 del presente piano e stazioni
del servizio fisso, né possono pretendere protezione dalle suddette stazioni.
Nell’effettuare il coordinamento delle reti del servizio mobile via satellite
deve essere adottata ogni iniziativa possibile volta ad assicurare la
protezione delle stazioni esercite conformemente alle disposizioni della nota
134 del presente piano. |
|
(S5.368) |
Nella banda 1.610-1.626,5 MHz le disposizioni del
n. S4.10 del Regolamento delle radiocomunicazioni non si applicano ai servizi
di radiodeterminazione via satellite e mobile via satellite con esclusione
del servizio di radionavigazione aeronautica via satellite. |
|
(S5.366) |
La banda 1.610-1.626,5 MHz è riservata
all'impiego ed allo sviluppo di sistemi elettronici di bordo in ausilio alla
navigazione aerea ed ad ogni sistema di Terra o via satellite ad essi
direttamente associato. |
|
(S5.372) |
Le stazioni dei servizi di radiodeterminazione
via satellite e mobile via satellite non debbono causare disturbi
pregiudizievoli alle stazioni di radioastronomia operanti nella banda
1.610,6-1.613,8 MHz. |
|
|
I sistemi di comunicazioni personali del servizio
mobile via satellite con tecnica di accesso multiplo a divisione di codice
possono operare nella banda di frequenze 1.610-1.621,35 MHz, mentre quelli
con tecnica di accesso multiplo a divisione di tempo possono operare nella
banda di frequenze 1.621,35-1.626,5 MHz in accordo con quanto previsto nella
decisione CEPT ERC/DEC/(97)03. |
|
(S5.367) |
Nelle bande di frequenze 1.610–1.626,5 MHz e
5.000-5.150 MHz possono essere assegnate per usi civili frequenze per il
servizio mobile aeronautico via satellite (R) che gode dello statuto di
servizio primario. Tali utilizzazioni sono soggette all’accordo da ottenersi
con le procedure di cui al n. S9.21 del Regolamento delle radiocomunicazioni. |
|
(S5.365) |
L'utilizzazione della banda 1.613,8-1.626,5 MHz
da parte del servizio mobile via satellite (spazio-Terra) è soggetta
all'applicazione delle procedure di coordinamento e di notifica stabilite nel
n. S9.11A del Regolamento delle radiocomunicazioni. |
|
(S5.376) |
Nella banda di frequenze 1.646,5-1.656,5 MHz sono
anche autorizzate le trasmissioni dirette dalle stazioni di aeromobile del
servizio mobile aeronautico (R) verso le stazioni aeronautiche di Terra o tra
stazioni di aeromobile nei casi in cui tali trasmissioni servano ad estendere
o completare i collegamenti delle stazioni di aeromobile verso le stazioni
spaziali. |
|
(S5.376A) |
Le stazioni terrene mobili funzionanti nella
banda di frequenze 1.660-1.660,5 MHz non debbono provocare disturbi pregiudizievoli
alle stazioni del servizio di radioastronomia. |
|
(S5.380) |
Nelle bande di frequenze 1.670–1.675 MHz (senso
Terra-aereo) e 1.800-1.805 MHz (senso aereo-Terra) alcune frequenze sono
destinate al sistema di corrispondenza pubblica con aeromobili, previo
coordinamento con il Ministero della Difesa e in accordo con il piano di
assegnazione di frequenze approvato dalla CEPT con la decisione
ERC/DEC/(97)08. |
|
|
Le bande di frequenze designate in Italia per il
sistema radiomobile pubblico numerico cellulare GSM 1800 sono 1.715-1.785 MHz
e 1.810-1.880 MHz. Sono altresì utilizzabili su tutto il territorio nazionale
le bande 1.755-1.785 MHz e 1.850-1.880 MHz. |
|
|
In accordo con la decisione CEPT ERC/DEC/(95)03,
le bande di frequenze 1.740–1.755 MHz e 1.835–1.850 MHz sono destinate al
sistema radiomobile pubblico numerico cellulare GSM 1800. |
|
|
La banda di frequenze 1.880-1.900 MHz è riservata
ad uso collettivo al sistema numerico evoluto di telecomunicazioni senza fili
(DECT) in accordo con la direttiva CEE 91/287. Il sistema DECT ha priorità
sugli altri servizi che utilizzano questa banda di frequenze e deve godere di
protezione. Tale applicazione rientra negli scopi di cui al dPR 5 ottobre
2001, n. 447, articolo 5, comma 1, lettera b), numero 2.1) ad eccezione di
quanto disposto dall’articolo 6, comma 1, lettera a). |
|
(S5.388) |
Le bande di frequenze 1.885-2.025 MHz e
2.110-2.200 MHz sono destinate all'impiego su base mondiale al futuro sistema
di telecomunicazioni mobili internazionali (IMT 2000). Le bande di frequenze
1.900-1.980 MHz, 2010-2025 MHz e 2.110-2.170 MHz, previste nella decisione
CEPT ERC/DEC/(97)07, devono essere rese disponibili per il sistema IMT 2000, di
cui fa parte il sistema UMTS, a partire dal 1 gennaio 2002. |
|
(S5.388A) |
Le bande di frequenze 1.885-1.980 MHz,
2.010-2.025 MHz e 2.110-2.170 MHz possono essere utilizzate da stazioni
installate su piattaforme situate ad alta quota come stazioni di base del
sistema IMT-2000, in accordo con la Risoluzione 221 del Regolamento delle
radiocomunicazioni. L'impiego di applicazioni IMT‑2000 con tali piattaforme
non deve precludere l'utilizzazione di queste bande da parte delle stazioni
dei servizi, ai quali sono attribuite e non può stabilire alcuna priorità nel
Regolamento delle radiocomunicazioni. |
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In accordo con la decisione CEPT ERC/DEC/(99)25,
la banda di frequenze 2.010-2.020 MHz potrà essere impiegata, a partire dal 1
gennaio 2002, ad uso collettivo, per reti locali ad uso privato a tecnologia
UMTS secondo quanto previsto dagli scopi di cui al dPR 5 ottobre 2001, n.
447, articolo 5, comma 1, lettera b), numero 2.1) ad eccezione di quanto
disposto dall’articolo 6, comma 1, lettera a). |
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Fino al 31.12.2001, fatto salvo quanto previsto
alla successiva nota 150, per i collegamenti relativi al pubblico servizio di
radiodiffusione viene utilizzata la banda di frequenze 1.900-2.300 MHz per
ponti radio televisivi, completi di fasci ausiliari, secondo lo schema di
canalizzazione raccomandato dall'UIT-R. Sono ammessi quindi eventuali
debordamenti nella banda di frequenze 1.885-1.900 MHz, previo coordinamento
con il Ministero della difesa e a condizione che non arrechino interferenze,
né pretendano protezione dal sistema DECT. Sono altresì ammessi debordamenti
nella banda 2.300-2.302,5 MHz. Previo coordinamento con l'autorità civile
competente sono altresì ammessi debordamenti da parte di utilizzazioni del
Ministero difesa nella banda 1.900-1.909,5 MHz. A partire dal 1.1.2002 le
bande di frequenze riservate a tale tipo di utilizzazione sono 2.040-2.110
MHz e 2.215-2.290 MHz da impiegare secondo lo schema di canalizzazione
adottato dalla CEPT nella raccomandazione T/R 13-01. |
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Le bande di frequenze 2.040-2.110 MHz e
2.215-2.290 MHz, fatto salvo quanto previsto alla successiva nota 150, sono
riservate ai collegamenti relativi al servizio di radiodiffusione privata
compatibilmente con le esigenze del servizio pubblico di radiodiffusione,
secondo lo schema di canalizzazione adottato dalla CEPT nella raccomandazione
T/R 13-01. |
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(S5.389A) |
L'utilizzazione delle bande di frequenze
1.980-2.010 MHz e 2.170-2.200 MHz da parte del servizio mobile via satellite
è soggetta all'applicazione delle procedure di coordinamento e di notifica
stabilite nel n. S9.11A ed alle disposizioni della Risoluzione 716 (WRC95)
del Regolamento delle radiocomunicazioni. |
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I sistemi di comunicazioni personali del servizio
mobile via satellite con tecnica di accesso multiplo a divisione di tempo
possono operare nelle bande di frequenze 1.995-2.010 MHz e 2.185-2.200 MHz,
in accordo con quanto previsto nella decisione CEPT ERC/DEC/(97)03. |
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Nelle bande di frequenze 2.025 - 2.040 MHz e
2.200 - 2.215 MHz le utilizzazioni del Ministero della difesa hanno inizio
dal 1.1.2002. Fino a tale data possono continuare ad operare le utilizzazioni
civili del servizio fisso, esistenti ed autorizzate. |
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Nelle bande di frequenze 2.025 - 2.040 MHz e
2.200 - 2.215 MHz le utilizzazioni di frequenze da parte dei servizi di
esplorazione della Terra via satellite, ricerca spaziale e operazioni
spaziali sono soggette, a partire dal 1.1.2002, al preventivo coordinamento
con il Ministero della difesa. |
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(S5.392) |
Debbono essere adottate tutte le misure necessarie
per assicurarsi che le trasmissioni spazio-spazio tra due o più satelliti non
geostazionari nei servizi di ricerca spaziale, operazioni spaziali ed
esplorazione della Terra via satellite nelle bande di frequenze 2.025-2.110
MHz e 2.200-2.290 MHz non impongano vincoli alle trasmissioni Terra-spazio,
spazio-Terra e spazio-spazio tra satelliti geostazionari e satelliti non
geostazionari di quei servizi ed in quelle bande. |
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(S5.391) |
L'assegnazione di frequenze al servizio mobile
nelle bande 2.025-2.110 MHz e 2.200-2.290 MHz non è consentita a sistemi
mobili ad elevata densità, così come definiti nella Raccomandazione ITU-R
SA.1154 e si deve tenere conto di questa Raccomandazione per la messa in
servizio di ogni tipo di servizio mobile. |
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Frequenze delle bande 2.040-2.110 MHz e
2.215-2.290 MHz possono essere assegnate per realizzare collegamenti di
connessione alla rete pubblica di telecomunicazioni esclusivamente in
località rurali, ove il collegamento mediante supporti fisici sia di
difficile realizzazione. Tali utilizzazioni debbono rispettare lo schema di
canalizzazione adottato dalla CEPT nella raccomandazione T/R 13-01 (Annesso
C) |
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La banda di frequenze 2.300-2.440 MHz è
utilizzata per ponti radio ad uso privato analogici e numerici, aventi
capacità fino a 60 canali telefonici o equivalente. |
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Le bande di frequenze 2.368-2.372 MHz,
2.440-2.450 MHz e 2.468-2.483,5 MHz sono utilizzate per ponti radio di
collegamento a sussidio della radiodiffusione sonora privata con
canalizzazione a passi di 200 kHz. |
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In accordo con la decisione CEPT ERC/DEC/(01)07
frequenze della banda 2.400-2.483,5 MHz possono essere impiegate ad uso
collettivo per usi civili da reti locali ad uso privato mediante apparati a
corto raggio per la trasmissione di dati a larga banda con tecniche a
dispersione di spettro (R-LAN) aventi le caratteristiche tecniche della
raccomandazione della CEPT ERC/REC 70-03 (Annesso 3). Tali utilizzazioni non
debbono causare interferenze ai collegamenti del servizio fisso, né possono
pretendere protezione da tali collegamenti. Tali applicazioni rientrano negli
scopi di cui al dPR 5 ottobre 2001, n. 447, articolo 5, comma 1, lettera b),
numero 2.2) ad eccezione di quanto disposto dall’articolo 6, comma 1, lettera
b). |
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In accordo con la decisione CEPT ERC/DEC/(01)05
frequenze della banda 2.400-2.483,5 possono essere impiegate ad uso
collettivo da apparati a corto raggio non destinati ad impieghi specifici,
aventi le caratteristiche tecniche della raccomandazione CEPT ERC/REC 70-03
(Annesso 1). Tali applicazioni rientrano negli scopi di cui al dPR 5 ottobre
2001, n. 447, articolo 6, comma 1, lettera q). |
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In accordo con la decisione CEPT ERC/DEC/(01)08
frequenze della banda 2.400-2.483,5 possono essere impiegate ad uso collettivo
da apparati a corto raggio usati per il rilievo di movimenti e sistemi di
allarme aventi le caratteristiche tecniche della raccomandazione CEPT ERC/REC
70-03 (Annesso 6). Tali applicazioni rientrano negli scopi di cui al dPR 5
ottobre 2001, n. 447, articolo 6, comma 1, lettera d). |
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Frequenze della banda 2.400-2.483,5 possono
essere impiegate ad uso collettivo da apparati a corto raggio usati per la
trasmissione di dati a larga banda con tecniche a dispersione di spettro
(“bluetooth”) aventi una potenza equivalente isotropa irradiata non superiore
a 10 mW. Tali applicazioni rientrano negli scopi di cui al dPR 5 ottobre
2001, n. 447, articolo 6, comma 1, lettera q) |
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Frequenze nella banda 2.450–2.690 MHz possono
essere impiegate per usi civili, previo coordinamento con le utilizzazioni
dei servizi previsti in tabella, per sistemi di collegamento video-audio via
aeromobile in ausilio al servizio di radiodiffusione. |
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Nella banda 2.450-2.690 MHz il Ministero della
difesa può utilizzare frequenze per i sistemi audio/video per collegamenti
con aeromobili. |
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(S5.398) |
Nella banda di frequenze 2.483,5-2.500 MHz non si
applicano nei confronti del servizio di radiodeterminazione via satellite le
disposizioni del n. S4.10 del Regolamento delle radiocomunicazioni. |
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(S5.402) |
L'utilizzazione delle banda di frequenze
2.483,5-2.500 MHz da parte dei servizi mobile via satellite e di
radiodeterminazione via satellite è soggetta all'applicazione delle procedure
di coordinamento stabilite nel n. S9.11A del Regolamento delle
radiocomunicazioni. Nell’utilizzazione di questa banda debbono essere messi
in atto tutti gli accorgimenti praticabili per evitare interferenze pregiudizievoli
al servizio di radioastronomia, in particolare da quelle causate dalle
emissioni di seconda armonica che potrebbero cadere nella banda 4.990-5.000
MHz attribuita su base mondiale al servizio di radioastronomia. |
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I sistemi di comunicazioni personali del servizio
mobile via satellite con tecnica di accesso multiplo a divisione di codice
possono operare nella banda di frequenze 2.483,5-2.498 MHz, mentre quelli con
tecnica di accesso multiplo a divisione di tempo possono operare nella banda
di frequenze 2.498-2.500 MHz in accordo con quanto previsto nella decisione
CEPT ERC/DEC/(97)03. |
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(S5.384A) |
La banda di frequenze 2.500-2.690 MHz, o porzioni
di essa, è designata per l'impiego da parte del sistema IMT 2000, di cui fa
parte il sistema UMTS, in accordo con la Risoluzione 223 del Regolamento
delle radiocomunicazioni. Questa designazione non preclude l'impiego di
queste bande da parte di altre applicazioni dei servizi ai quali sono
attribuite. La destinazione della banda di frequenze 2.500-2.690 MHz, o di
porzioni di essa, al sistema IMT 2000, di cui fa parte il sistema UMTS,
avverrà sulla base della domanda commerciale e previa idonea compensazione in
termini di risorsa spettrale nei confronti del Ministero della difesa e con
l'adozione delle procedure previste nel regolamento emanato con decreto
ministeriale 25 marzo 1998 nr. 113. |
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(S5.414) |
L'attribuzione delle bande di frequenze
2.500-2.520 MHz (spazio-Terra) e 2.670-2690 MHz (Terra-spazio) al servizio
mobile via satellite diverrà effettiva a partire dal 1 gennaio 2005 ed è
soggetta all'applicazione delle procedure di coordinamento e di notifica
stabilite nel n. S9.11A del Regolamento delle radiocomunicazioni. Nella messa
in servizio di sistemi mobili via satellite nella banda 2.670-2.690 MHz deve
essere accordata protezione ai sistemi messi in servizio prima del 3 marzo
1992. |
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(S5.409) |
Nella banda di frequenze 2.550-2.690 MHz è
vietato lo sviluppo di sistemi di ponti radio a diffusione troposferico. |
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(S5.423) |
Nella banda 2.700-2.900 MHz i radar al suolo
utilizzati per scopi di meteorologia sono autorizzati ad operare su base di
uguaglianza con le stazioni del servizio di radionavigazione aeronautica. |
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(S5.425) |
Nella banda 2.900-3.100 l'impiego a bordo di navi
del sistema di interrogazione e risposta (SIT) deve essere limitato alla
banda 2.930-2.950 MHz. |
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(S5.426) |
Nella banda di frequenze 2.900-3.100 MHz il
servizio di radionavigazione aeronautica è limitato ai radar al suolo. |
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Nelle bande di frequenze 2.900-3.100 MHz e
9.350-9.500 MHz può essere autorizzato l'impiego di radar a bordo del
naviglio mercantile e da diporto. |
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(S5.427) |
Nelle bande 2.900-3.100 MHz e 9.300-9.500 MHz, la
risposta dei radar a risposta non deve poter essere confusa con quella dei radar
beacons (racons) e non deve provocare disturbi a radar di nave o di
aeromobile nel servizio di radionavigazione, tenendo tuttavia conto di quanto
previsto al n. S4.9 del Regolamento delle radiocomunicazioni. |
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La banda di frequenze 3.100-3.266 MHz può essere
impiegata per usi civili per i radar a bordo delle navi mercantili, ma tale
utilizzazione non ha diritto di protezione da parte del servizio di
radiolocalizzazione previsto in tabella. |
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Nell'utilizzare frequenze della banda 3.400-3.600
MHz per il servizio di radiolocalizzazione devono essere prese particolari
precauzioni per proteggere il servizio fisso via satellite. |
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Nella banda di frequenze 3.400-3.600 MHz il
servizio fisso via satellite è soggetto a preventivo coordinamento con le utilizzazioni
per il servizio fisso. |
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Nelle bande di frequenze 3.500-3.600 MHz e
5.850-5.925 MHz, previo accordo con il Ministero della difesa, può essere
autorizzato l'impiego di ponti radio temporanei per riprese televisive
esterne. |
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Nella banda 3.600-4.200 MHz le frequenze per il
servizio fisso sono utilizzate rispettando lo schema di canalizzazione
adottato dalla CEPT nella raccomandazione ERC/REC 12-08 (Annesso A - Parte
2). |
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(S5.438) |
L'utilizzazione della banda 4.200-4.400 MHz da
parte del servizio di radionavigazione aeronautica è riservato esclusivamente
ai radioaltimetri installati a bordo di aerei ed agli associati apparati a
terra. Tuttavia nei servizi di esplorazione della Terra via satellite e di
ricerca spaziale possono essere autorizzati dei sensori passivi su base
secondaria. |
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(S5.440) |
Il servizio di frequenze campione e segnali orari
via satellite può impiegare, ove ciò sia compatibile con le utilizzazioni
previste in tabella, la frequenza 4.202 MHz per emissioni nel senso spazio-Terra
e la frequenza 6.427 MHz per emissioni nel senso Terra-spazio. La massima
larghezza di banda di tali emissioni non può superare ±2 MHz e la loro
utilizzazione è soggetta all’accordo da ottenersi con le procedure previste
nel n. S9.21 del Regolamento delle radiocomunicazioni. |
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(S5.441) |
L'impiego delle bande 4.500-4.800 MHz (s-T) e
6.725-7.025 MHz (T-s) da parte del servizio fisso via satellite deve essere
in accordo con le disposizioni dell'Appendice S30B del Regolamento delle
radiocomunicazioni. L’impiego delle bande 10,7-10,95 GHz (s-T), 11,2-11,45
GHz (s-T) e 12,75-13,25 GHz (T-s) da parte del servizio fisso via satellite
mediante satelliti geostazionari deve essere in accordo con le disposizioni
dell’Appendice S30B del Regolamento delle radiocomunicazioni. L’impiego delle
bande 10,7-10,95 GHz (s-T), 11,2-11,45 GHz (s-T) e 12,75-13,25 GHz (T-s) da
parte del servizio fisso via satellite mediante satelliti non geostazionari è
soggetto all'applicazione delle disposizioni del n. S9.12 del Regolamento
delle radiocomunicazioni per il coordinamento con altri sistemi via satellite
non geostazionari del servizio fisso via satellite. I sistemi via satellite
non geostazionari del servizio fisso via satellite non possono pretendere
protezione da sistemi via satellite geostazionari del servizio fisso via
satellite, che operano in accordo con le disposizioni del Regolamento delle
radiocomunicazioni, indipendentemente dalla data di ricezione da parte
dell'Ufficio delle radiocomunicazioni dell'UIT delle informazioni complete
per il coordinamento o per la notifica per le reti di tipo geostazionario. Ai
suddetti sistemi non geostazionari del servizio fisso via satellite non si
applicano le disposizioni del n. S5.43A del Regolamento delle
radiocomunicazioni e tali sistemi devono essere eserciti in modo tale che
possa essere rapidamente eliminata ogni inaccettabile interferenza che possa
verificarsi nel corso del loro funzionamento. L'utilizzazione di frequenze
della banda 4.500-4.800 MHz per il servizio fisso via satellite è soggetta al
preventivo coordinamento con il Ministero della difesa. |
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(S5.444) |
La banda di frequenze 5.000-5.150 MHz è designata
per l'esercizio del sistema internazionale normalizzato per l'avvicinamento e
l'atterraggio di precisione. Le esigenze di questo sistema sono prioritarie
rispetto alle altre utilizzazioni in questa banda. L’impiego di questa banda
di frequenze è disciplinato dalla nota 182e dalla Risoluzione 114 del
Regolamento delle radiocomunicazioni. |
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(S5.443A) |
La banda di frequenze 5.000‑5.010 MHz è anche
attribuita al servizio di radionavigazione via satellite (T-s) su base
primaria. (v. Risoluzione 603 del Regolamento delle radiocomunicazioni |
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(S5.443B) |
La banda di frequenze 5.010‑5.030 MHz è anche
attribuita al servizio di radionavigazione via satellite (s-T) (s-s) su base
primaria. Onde non provocare disturbi pregiudizievoli al sistema di ausilio
all'atterraggio a microonde, che opera al di sopra di 5.030 MHz, la densità
di flusso di potenza aggregata prodotta sulla superficie terrestre nella
banda di frequenze 5.030-5.150 MHz da tutte le stazioni spaziali di ogni
sistema del servizio di radionavigazione via satellite (s-T), operante nella
banda di frequenze 5.010‑5.030 MHz non deve essere superiore a
-124,5 dB(W/m2) in una banda di 150 kHz. Onde non
provocare disturbi pregiudizievoli al servizio di radioastronomia nella banda
4.990-5.000, la densità di flusso di potenza aggregata prodotta nella banda
4.990‑5.000 MHz da tutte le stazioni spaziali di ogni sistema del servizio di
radionavigazione via satellite (s-T), operante nella banda di frequenze 5.010‑5.030 MHz
non deve essere superiore al valore provvisorio di –171 dB(W/m2)
in una banda di 10 MHz presso ogni osservatorio di radioastronomia per più
del 2% del tempo. Per l'uso di questa banda si applicano le disposizioni
della Risoluzione 604 del Regolamento delle radiocomunicazioni. |
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(S5.444A) |
Nella banda di frequenze 5.091 - 5.150 MHz
possono essere assegnate per usi civili frequenze per il servizio fisso via satellite
(Terra - spazio) che fruisce dello statuto di servizio primario. Questa
attribuzione è limitata ai collegamenti di connessione dei sistemi non
geostazionari del servizio mobile via satellite ed è subordinata al
coordinamento da effettuare secondo il n. S9.11A del Regolamento delle
radiocomunicazioni.
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(S5.446) |
Nella banda di frequenze 5.150 - 5.216 MHz
possono essere assegnate frequenze per usi civili per il servizio di
radiodeterminazione via satellite (spazio - Terra) che fruisce dello statuto
di servizio secondario. Tale utilizzazione è limitata ai collegamenti di
connessione dei sistemi operanti nelle bande 1.610-1.626,5 MHz e/o
2.483,5-2.500 MHz. La densità di flusso di potenza totale sulla superficie
della Terra non deve in alcun caso superare -159 dB(W/ m2/4 kHz)
per tutti gli angoli di arrivo. |
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In accordo con la decisione ERC/DEC/(99)23 della
CEPT, frequenze della banda 5.150-5.350 MHz possono essere impiegate ad uso
collettivo per usi civili da apparati a corto raggio per la trasmissione dati
ad alta velocità all'interno di edifici (sistemi HIPERLAN) aventi le caratteristiche
tecniche della raccomandazione della CEPT ERC/REC 70-03 (Annesso 3). Nel loro
esercizio tali sistemi non debbono causare interferenze alle utilizzazioni
dei servizi previsti in tabella, né possono pretendere protezione da tali
utilizzazioni. Tali applicazioni rientrano negli scopi di cui al dPR 5
ottobre 2001, n. 447, articolo 5, comma 1, lettera b), numero 2.2) ad
eccezione di quanto disposto dall’articolo 6, comma 1, lettera b) |
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(S5.447) |
L’utilizzazione della banda 5.150 - 5.250 MHz da
parte del servizio mobile è soggetta all’accordo da ottenere secondo quanto
disposto al numero S9.21 del Regolamento delle radiocomunicazioni. |
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(S5.447A) |
L’attribuzione al servizio fisso via satellite
(Terra - spazio) è limitata ai collegamenti di connessione destinati ai
sistemi di satelliti non geostazionari del servizio mobile via satellite ed è
subordinata al coordinamento da effettuare sulla base del numero S9.11A del
Regolamento delle radiocomunicazioni. |
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(S5.447B) |
Nella banda di frequenze 5.150-5216 MHz possono
essere assegnate per usi civili frequenze per il servizio fisso via satellite
(spazio - Terra) che fruisce dello statuto di servizio primario. Detta
attribuzione è limitata ai collegamenti di connessione destinati ai sistemi
di satelliti non geostazionari del servizio mobile via satellite ed è
subordinata al coordinamento da effettuare sulla base del numero S9.11A del
Regolamento delle radiocomunicazioni. La densità di flusso di potenza
prodotta sulla superficie terrestre dalle stazioni spaziali del servizio
fisso via satellite, funzionanti nella direzione spazio-Terra nella banda
5.150-5.216 MHz, non deve in alcun caso superare -164 dB(W/m2) in
una banda qualsiasi larga 4 kHz per tutti gli angoli di arrivo. |
|
(S5.447C) |
L’utilizzazione di reti del servizio fisso via
satellite nella banda 5.150-5.250 MHz, che funzionano sulla base delle note
186 e 187, è soggetta al preventivo coordinamento, da effettuare, su base di
uguaglianza, conformemente al n. S9.11A del Regolamento delle radiocomunicazioni,
con le Amministrazioni responsabili delle reti di satelliti non geostazionari
funzionanti sulla base della nota 183 e messe in servizio prima del 17
novembre 1995. Le reti via satellite funzionanti sulla base della nota 183 e
messe in servizio dopo il 17 novembre 1995 non possono pretendere una
protezione su piano di parità rispetto alle stazioni del servizio fisso via
satellite esercite in accordo con le note 186 e 187 e non devono loro
arrecare disturbi pregiudizievoli. |
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(S5.448A) |
L'utilizzazione della banda di frequenze
5.250-5.350 MHz da parte dei servizi di esplorazione della Terra via
satellite (attiva) e di ricerca spaziale (attiva) non deve limitare lo
sviluppo e la messa in servizio futuri di sistemi di radiolocalizzazione. |
|
(S5.447D) |
L'attribuzione della banda 5.250-5.255 MHz al
servizio di ricerca spaziale con statuto primario è limitata ai rivelatori
attivi a bordo di oggetti spaziali. Le altre utilizzazioni della banda per il
servizio di ricerca spaziale sono a statuto secondario. |
|
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Frequenze della banda 5.250-5.450 MHz possono
essere utilizzate, con statuto secondario e sulla base del numero S4.4 del
Regolamento delle radiocomunicazioni, per ponti radio di collegamento delle
emittenti private di radiodiffusione. |
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(S5.448B) |
Il servizio di esplorazione della Terra via
satellite (attiva) effettuato nella banda di frequenze 5.350-5.460 MHz non
deve causare disturbi pregiudizievoli al servizio di radionavigazione
aeronautica, né limitarne l'utilizzazione e lo sviluppo. |
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(S5.449) |
Nella banda di frequenze 5.350-5.470 MHz il
servizio di radionavigazione aeronautica è limitato all'impiego di radar di
bordo e dei beacons associati. |
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In accordo con la decisione CEPT ERC/DEC/(99)23
la banda di frequenze 5.470-5.725 MHz può essere impiegata, ad uso
collettivo, per usi civili, da apparati a corto raggio per la trasmissione
dati ad alta velocità (sistemi HIPERLAN) aventi le caratteristiche tecniche
della raccomandazione della CEPT ERC/REC 70-03 (Annesso 3). Nel loro esercizio
tali sistemi non debbono causare interferenze alle utilizzazioni dei servizi
previsti in tabella, né possono pretendere protezione da tali utilizzazioni. a) il trasmettitore
deve essere dotato di un sistema di controllo di potenza che assicuri un
fattore di mitigazione di almeno 3 dB; Tali applicazioni rientrano negli scopi di cui al
dPR 5 ottobre 2001, n. 447, articolo 5, comma 1, lettera b), numero 2.2) ad
eccezione di quanto disposto dall’articolo 6, comma 1, lettera b). |
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(S5.452) |
Nella banda di frequenze 5.600-5.650 MHz i
radiorilevatori al suolo utilizzati per i bisogni della meteorologia sono
autorizzati a funzionare sulla base di eguaglianza di diritti con le stazioni
del servizio di radionavigazione marittima e di radiolocalizzazione. |
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Nelle bande di frequenze 5.725-5.760 MHz e
5.770-5.850 MHz possono essere assegnate per usi civili frequenze per il
servizio fisso via satellite (Terra-spazio) previo coordinamento con il
Ministero della difesa. Tali utilizzazioni non godono di protezione nei
confronti delle utilizzazioni del servizio di radiolocalizzazione. |
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In accordo con la decisione CEPT ERC/DEC/(01)06
frequenze della banda 5.725-5.875 MHz possono essere impiegate ad uso
collettivo da apparati a corto raggio non destinati ad impieghi specifici,
aventi le caratteristiche tecniche della raccomandazione CEPT ERC/REC 70-03
(Annesso 1). Tali applicazioni rientrano negli scopi di cui al dPR 5 ottobre
2001, n. 447, articolo 6, comma 1, lettera q). |
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Nella banda di frequenze 5.760-5.770 MHz
l'utilizzazione del servizio di radioamatore non gode di protezione nei
confronti del servizio fisso via satellite. |
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In accordo con la decisione ERC/DEC/(02)01 della
CEPT, frequenze della banda 5.795-5.815 MHz possono essere impiegate ad uso
collettivo con statuto secondario da apparati a corto raggio di tipo
telematico in ausilio al traffico, aventi le caratteristiche tecniche della
raccomandazione della CEPT ERC /REC 70-03 (Annesso 5). Tali applicazioni
rientrano negli scopi di cui al dPR 5 ottobre 2001, n. 447, articolo 6 comma
1. |
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Nelle bande di frequenze 5.850-5.880 MHz e
5.895-5.925 MHz vengono effettuati collegamenti televisivi per il servizio
pubblico di radiodiffusione a mezzo di ponti radio analogici o numerici. |
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Frequenze nella banda 5.925-7.125 MHz possono
essere utilizzate, previo coordinamento con le utilizzazioni dei servizi
previsti in tabella, per ponti radio temporanei per le riprese televisive in
ausilio al servizio di radiodiffusione. |
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Nelle bande di frequenze 5.925-6.425 MHz e
6.425-7.125 MHz, le assegnazioni alle stazioni del servizio fisso devono
rispettare le canalizzazioni stabilite, rispettivamente, nelle
raccomandazioni CEPT ERC/REC 14-01 e ERC/REC 14-02. |
|
(S5.458) |
Nella banda di frequenze 6.425-7.075 MHz vengono
effettuati rilevamenti sugli oceani mediante rivelatori passivi a microonde.
Nella banda di frequenze 7.075-7.250 MHz vengono effettuati rilevamenti
mediante rivelatori passivi a microonde. Nell’utilizzazione futura delle
suddette bande, è opportuno tener conto delle esigenze del servizio di
esplorazione della Terra via satellite (passivo) e del servizio di ricerca
spaziale (passivo). |
|
(S5.458C) |
Nell’assegnare frequenze nella banda 6.700 -
7.075 MHz a stazioni spaziali del servizio fisso via satellite devono essere
adottate tutte le misure praticamente realizzabili per proteggere le
osservazioni, da parte del servizio di radioastronomia, delle righe spettrali
nella banda 6.650 - 6.675,2 MHz contro le interferenze pregiudizievoli
provocate da emissioni indesiderate. |
|
(S5.458B) |
L’attribuzione di frequenze al servizio fisso via
satellite, nel senso spazio-Terra, nella banda 6.700-7.075 MHz è limitata ai
collegamenti di connessione destinati ai sistemi di satelliti non
geostazionari del servizio mobile via satellite ed è subordinata al
coordinamento sulla base del numero S9.11A del Regolamento delle |
|
(S5.458C) |
Prima di assegnare frequenze della banda
7.025-7.075 MHz, richieste dopo il 17 novembre 1995, a sistemi geostazionari
del servizio fisso via satellite (Terra-spazio), devono essere consultate,
sulla base delle raccomandazioni pertinenti dell’UIT-R, le Amministrazioni
che ne fanno richiesta e che hanno notificato e messo in servizio, prima del
18 novembre 1995, sistemi non geostazionari in detta banda di frequenze.
Questa consultazione ha come scopo quello di facilitare l’utilizzazione in
comune di questa banda di frequenze da parte dei sistemi geostazionari del
servizio fisso via satellite e dei sistemi non geostazionari. |
|
(S5.460) |
Nella banda 7.145-7.235 MHz possono essere
assegnate per usi civili frequenze per il servizio di ricerca spaziale
(Terra-spazio) che fruisce dello statuto di servizio secondario. Tale
utilizzazione è soggetta al preventivo accordo da ottenere con le procedure
del n. S9.21 del Regolamento delle radiocomunicazioni. L’impiego della banda
7.145-7.190 MHz è limitato allo spazio lontano, mentre nella banda
7.190-7.235 MHz nessuna emissione deve essere effettuata verso lo spazio
lontano. |
|
(S5.461) |
L'utilizzazione delle bande 7.250-7.375 MHz
(spazio-Terra) e 7.900-8.025 MHz (Terra-spazio) da parte del servizio mobile
via satellite è soggetta ad un accordo da ottenersi mediante la procedura
stabilita nel n. S9.21 del Regolamento delle radiocomunicazioni. |
|
|
La banda di frequenze 7.300-7.375 MHz può essere
utilizzata dal Ministero della difesa per il servizio mobile via satellite
(spazio-Terra) che fruisce dello statuto di servizio secondario. Comunque la
densità di flusso a terra non deve superare i limiti stabiliti dal
Regolamento delle radiocomunicazioni per la compartecipazione tra servizio fisso
via satellite e servizio fisso. |
|
(S5.461A) |
L'utilizzazione della banda di frequenze
7.450-7.550 MHz da parte del servizio di meteorologia via satellite (s-T) è
limitata ai sistemi di satelliti geostazionari. I sistemi di meteorologia via
satellite non geostazionari, notificati in questa banda prima del 30 novembre
1997, possono continuare ad essere eserciti con statuto primario fine al
termine del loro funzionamento. |
|
(S5.461B) |
L'utilizzazione della banda 7.750-7.850 MHz da
parte del servizio di meteorologia via satellite (s-T) è limitata a sistemi
di satelliti non geostazionari. |
|
|
Frequenze della banda 7.750-7.975 MHz possono
essere impiegate per usi civili, previo coordinamento con il Ministero della
difesa, per il collegamento tra la stazione terrena del Fucino e Roma. |
|
(S5.462A) |
Nella banda di frequenze 8.025-8.400 MHz il
servizio di esplorazione della Terra via satellite effettuato con satelliti
geostazionari non deve produrre, senza l'accordo dell'Amministrazione
interessata, una densità di potenza superficiale superiore ai seguenti valori
provvisori per i diversi angoli di incidenza (q): |
|
(S5.465) |
L'utilizzazione della banda 8.400-8.450 MHz da
parte del servizio di ricerca spaziale è limitata allo spazio lontano. |
|
(S5.469A) |
Nella banda di frequenze 8.550-8.650 MHz le
stazioni dei servizi di esplorazione della Terra via satellite (attiva) e di
ricerca spaziale (attiva) non debbono provocare disturbi pregiudizievoli alle
stazioni del servizio di radiolocalizzazione, né debbono limitarne
l'utilizzazione e lo sviluppo. |
|
(S5.470) |
L'uso della banda 8.750-8.850 MHz da parte del
servizio di radionavigazione aeronautica è limitato all'impiego di sistemi di
aiuto alla navigazione aerea di tipo Doppler, operanti sulla frequenza
centrale 8.800 MHz. |
|
(S5.472) |
Nelle bande di frequenze 8.850-9.000 MHz e
9.200-9.225 MHz il servizio di radionavigazione marittima è limitato ai radar
costieri. |
|
|
Nella banda di frequenze 9.200-9.300 MHz, previo
accordo con il Ministero della difesa, possono essere assegnate ad utenti
privati frequenze per il servizio di radiolocalizzazione. |
|
(S5.474) |
Nella banda di frequenze 9.200-9.500 MHz possono
operare i radar transponder per la ricerca e il salvataggio (SART) in accordo
con le pertinenti raccomandazioni dell’UIT-R. |
|
(S5.476) |
Nella banda 9.300-9.320 MHz l'uso di radar navali
nel servizio di radionavigazione, diversi da quelli esistenti alla data del 1
gennaio 1976, non è consentito fino al 1 gennaio 2001. |
|
(S5.475) |
Nella banda di frequenze 9.300-9.500 MHz il
servizio di radionavigazione aeronautica è limitato ai radar meteorologici
d'aeromobile ed ai radar al suolo. Inoltre nella banda di frequenze
9.300-9.320 MHz è autorizzato il funzionamento dei radar a risposta al suolo
del servizio di radionavigazione aeronautica a condizione che non sia causato
nessun disturbo pregiudizievole al servizio di radionavigazione marittima.
Nella banda di frequenze 9.300-9.500 MHz i radar al suolo utilizzati per le
necessita' della meteorologia devono essere protetti nei confronti degli
altri dispositivi di radiolocalizzazione. |
|
|
Frequenze delle bande 9.500-9.975 MHz, 10,5-10,6
GHz, 13,4-14 GHz e 24,05-24,25 GHz possono essere impiegate ad uso collettivo
da apparati a corto raggio per il rilievo di movimenti e sistemi di allarme,
aventi le caratteristiche previste nella raccomandazione CEPT ERC/REC 70-03
(Annesso 6). Tali applicazioni rientrano negli scopi di cui al dPR 5 ottobre
2001, n. 447, articolo 6, comma 1, lettera d). |
|
(S5.476A) |
Nella banda di frequenze 9.500-9.800 MHz le
stazioni dei servizi di esplorazione della Terra via satellite (attiva) e di
ricerca spaziale (attiva) non debbono provocare disturbi pregiudizievoli alle
stazioni dei servizi di radiolocalizzazione e di radionavigazione, né debbono
limitarne l'utilizzazione e lo sviluppo. |
|
|
L’utilizzazione della banda di frequenze 10-10,68
GHz da parte del servizio fisso sarà conforme alla canalizzazione adottata
nella raccomandazione CEPT ERC/REC 12-05. Le utilizzazioni attuali saranno
gradualmente riallocate nella nuova canalizzazione. |
|
|
Nelle bande di frequenze 10,3-10,45 GHz e
10,5-10,68 GHz il servizio mobile è limitato ai ponti radio mobili per
segnali video. |
|
|
In accordo con la decisione della CEPT
ERC/DEC/(00)08 le frequenze della banda 10,7-11,7 GHz per il servizio fisso
devono essere utilizzate, rispettando lo schema di canalizzazione adottato
dalla CEPT nella raccomandazione ERC/REC 12-06 (figura 2), per collegamenti
di rete aventi una capacità trasmissiva non inferiore a 140 Mbit/s. |
|
|
In accordo con la decisione della CEPT
ERC/DEC/(00)08 nella banda di frequenze 10,7-11,7 GHz le stazioni terrene del
servizio fisso via satellite (s-T) non coordinate non godono di protezione
nei confronti delle stazioni del servizio fisso, tuttavia nell’assegnare
frequenze a queste ultime stazioni debbono essere adottati provvedimenti di
natura tecnica per proteggere, nella misura del possibile, le stazioni
terrene non coordinate. |
|
(S5.484) |
Nella banda di frequenze 10,7-11,7 GHz le
utilizzazioni del servizio fisso via satellite (Terra-spazio) sono limitate
ai collegamenti di connessione del servizio di radiodiffusione via satellite. |
|
(S5.484A) |
L'impiego delle bande di frequenze 10,95-11,2 GHz
(s-T), 11,45-11,7 GHz (s-T), 12,5-12,75 GHz (s-T), 13,75-14,5 GHz (T-s), 17,8‑18,6 GHz
(s-T), 19,7-20,2 GHz (s-T), 27,5-28,6 GHz (T-s), 29,5‑30 GHz (T-s) da
parte di un sistema non geostazionario via satellite del servizio fisso via
satellite è soggetto all'applicazione delle disposizioni del n. S9.12 del Regolamento
delle radiocomunicazioni per il coordinamento con altri sistemi non
geostazionari del servizio fisso via satellite. I sistemi non geostazionari
nel servizio fisso via satellite non possono pretendere protezione dalle reti
di satelliti stazionari del servizio fisso via satellite che operano in
accordo con il Regolamento delle radiocomunicazioni, indipendentemente dalle
date di ricezione da parte dell'Ufficio delle radiocomunicazioni dell'UIT
delle informazioni complete per il coordinamento e la notifica per i sistemi
non geostazionari e per i sistemi geostazionari. Le disposizioni del n.
S5.43A del Regolamento delle radiocomunicazioni non si applicano. I sistemi
non geostazionari del servizio fisso via satellite nelle bande sopracitate
devono essere eserciti in modo tale che ogni interferenza inaccettabile, che
può insorgere durante il funzionamento, venga rapidamente eliminata. |
|
(S5.492) |
Le assegnazioni al servizio di radiodiffusione
via satellite, conformi al piano regionale contenuto nell'Appendice S30 del
Regolamento delle radiocomunicazioni possono essere anche utilizzate per
trasmissioni del servizio fisso via satellite (spazio-Terra) a condizione che
queste trasmissioni non provochino disturbi o non richiedano protezione da
disturbi in misura maggiore delle trasmissioni del servizio di
radiodiffusione via satellite conformi al suddetto piano. |
|
|
Nella banda di frequenze 11,7-12,5 GHz le
utilizzazioni del servizio fisso sono limitate ai collegamenti per il
trasporto dei segnali TV e per ponti radio temporanei per le riprese
televisive in ausilio al servizio di radiodiffusione, mentre quelle del
servizio mobile sono limitate ai collegamenti per riprese esterne televisive.
La canalizzazione del servizio fisso è quella prevista nell’Appendice S30 del
Regolamento delle radiocomunicazioni. |
|
(S5.487) |
Nella banda di frequenze 11,7-12,5 GHz i
servizi fisso, fisso via satellite, mobile escluso mobile aeronautico e di
radiodiffusione in accordo con le loro rispettive attribuzioni non debbono
provocare disturbi pregiudizievoli alle stazioni del servizio di
radiodiffusione via satellite, che operano in accordo con le disposizioni del
piano di cui all'appendice S30 del Regolamento delle radiocomunicazioni, né
possono pretendere protezione da queste ultime. |
|
(S5.487A) |
La banda di frequenze
11,7-12,5 GHz è anche attribuita al servizio fisso via satellite (s-T) su
base primaria. L'attribuzione è limitata ai sistemi non geostazionari ed è
soggetta all'applicazione delle disposizioni del n. S9.12 del Regolamento
delle radiocomunicazioni per il coordinamento con altri sistemi non
geostazionari del servizio fisso via satellite. I sistemi non geostazionari
del servizio fisso via satellite non possono pretendere protezione dalle reti
di satelliti del servizio di radiodiffusione via satellite che operano in
accordo con il Regolamento delle radiocomunicazioni, indipendentemente dalle
date di ricezione da parte dell'Ufficio delle radiocomunicazioni dell'UIT
delle informazioni complete per il coordinamento e la notifica per i sistemi
non geostazionari e per i sistemi geostazionari. Le disposizioni del n.
S5.43A del Regolamento delle radiocomunicazioni non si applicano. I sistemi
non geostazionari del servizio fisso via satellite nella banda sopracitata
devono essere eserciti in modo tale che ogni interferenza inaccettabile, che
può insorgere durante il funzionamento, venga rapidamente eliminata. |
|
(S5.484A) |
L’impiego delle bande 12,5-12,75 GHz, 13,75-14,5
GHz, 17,8-18,6 GHz, 19,7-20,2 GHz, 27,5 28,6 GHz e 29,5-30 GHz da parte del
servizio fisso via satellite mediante satelliti non geostazionari, è soggetto
alle disposizioni del n. S9.12 del Regolamento delle radiocomunicazioni per
il coordinamento con altri sistemi del servizio fisso via satellite mediante
satelliti non geostazionari. I sistemi non geostazionari del servizio fisso
via satellite non possono pretendere protezione dalle reti di satelliti
geostazionari del servizio fisso via satellite che operano in accordo con il
Regolamento delle radiocomunicazioni, indipendentemente dalle date di
ricezione da parte dell'Ufficio delle radiocomunicazioni dell'UIT delle
informazioni complete per il coordinamento e la notifica per i sistemi non
geostazionari e per i sistemi geostazionari. Le disposizioni del n. S5.43A
del Regolamento delle radiocomunicazioni non si applicano. I sistemi non
geostazionari del servizio fisso via satellite nella bande sopracitate devono
essere eserciti in modo tale che ogni interferenza inaccettabile, che può
insorgere durante il funzionamento, venga rapidamente eliminata. |
|
|
Nella banda 12,75-13,25 GHz le frequenze per il
servizio fisso dovranno essere utilizzate rispettando lo schema di
canalizzazione adottato dalla CEPT nella raccomandazione ERC/REC 12-02. |
|
(S5.497) |
Nella banda di frequenze 13,25-13,4 GHz le
utilizzazioni del servizio di radionavigazione aeronautica sono limitate ai
radioaiuti ad effetto Doppler. |
|
(S5.501A) |
L'attribuzione della banda di frequenze
13,4-13,75 MHz al servizio di ricerca spaziale con statuto primario è
limitata ai rivelatori attivi su veicoli spaziali. Le altre utilizzazioni di
questo servizio in questa banda sono con statuto secondario. |
|
(S5.501B) |
Nella banda di frequenze 13,4 - 13,75 GHz le
stazioni dei servizi di esplorazione della Terra via satellite (attiva) e di
ricerca spaziale (attiva) non debbono provocare disturbi pregiudizievoli alle
stazioni del servizio di radiolocalizzazione, né debbono limitarne
l'utilizzazione e lo sviluppo. |
|
|
Le assegnazioni di frequenze nella banda di frequenze
13,75-14 GHz per il servizio fisso via satellite sono comunicate dal
Ministero delle comunicazioni al Ministero della difesa, perché quest'ultimo
possa tenerne conto ai fini della tutela del servizio di radiolocalizzazione. |
|
(S5.502) |
Nella banda 13,75-14 GHz, la potenza isotropa
equivalente irradiata di ogni emissione di una stazione terrena nel servizio
fisso via satellite deve essere almeno 68 dBW e non deve essere superiore a
85 dBW, con un diametro minimo di antenna di 4,5 m. Inoltre la suddetta
potenza, mediata su un secondo, irradiata da una stazione del servizio di
radiolocalizzazione o del servizio di radionavigazione non deve essere
superiore a 59 dBW. La protezione delle assegnazioni alle stazioni riceventi
spaziali del servizio fisso via satellite operanti con stazioni terrene che,
individualmente, hanno una potenza isotropa equivalente irradiata minore di
68 dBW non deve imporre vincoli all'esercizio di stazioni di
radiolocalizzazione e di radionavigazione operanti in accodo con il Regolamento
delle radiocomunicazioni. Non sono applicabili le disposizioni del n. S5.43A
del Regolamento delle radiocomunicazioni. (v. Risoluzione 733 del Regolamento
delle radiocomunicazioni). |
|
(S5.503) |
Nella banda di frequenze 13,75-14 GHz le stazioni
spaziali geostazionarie del servizio di ricerca spaziale, per le quali siano
state ricevute dall’Ufficio delle radiocomunicazioni dell'UIT prima del 31
gennaio 1992 le informazioni per la pubblicazione anticipata, debbono operare
su base di uguaglianza con le stazioni del servizio fisso via satellite. Dopo
tale data le nuove stazioni spaziali geostazionarie del servizio di ricerca
spaziale opereranno su base secondaria. Fino a quando le stazioni
geostazionarie del servizio di ricerca spaziale, per le quali le informazioni
per la pubblicazione anticipata sono pervenute all’Ufficio delle
radiocomunicazioni prima del 31 gennaio 1992, cessano di operare in questa
banda: |
|
(S5.503A) |
Le stazioni spaziali non geostazionarie del
servizio fisso via satellite operanti nella banda 13,75-14 GHz operano su
base secondaria rispetto al servizio fisso via satellite. Inoltre nel
pianificare le stazioni terrene del servizio fisso via satellite da mettere
in servizio tra il 1 gennaio 2000 e il 1 gennaio 2001 si deve tenere conto di
quanto previsto nella raccomandazione UIT-R SA.1071 al fine di soddisfare le
necessità dei radar spaziali per il rilievo delle precipitazioni, che operano
nella banda 13,793-13,805 GHz. |
|
(S5.504) |
Nell'utilizzazione della banda di frequenze
14-14,25 GHz per il servizio di radionavigazione deve essere prevista una
sufficiente protezione per le stazioni spaziali del servizio fisso via
satellite. |
|
|
La banda di frequenze 14,25-14,5 GHz è utilizzata
per collegamenti per il trasporto di segnali televisivi a sussidio della radiodiffusione
privata. Tale utilizzazione gode di priorità rispetto alle stazioni terrene
trasportabili del servizio fisso via satellite. |
|
|
Nelle bande 14,5-14,62 GHz e 15,23-15,35 GHz le
frequenze per il servizio fisso dovranno essere utilizzate rispettando lo
schema di canalizzazione adottato dalla CEPT nella raccomandazione ERC/REC
12-07. |
|
(S5.511A) |
La banda di frequenze 15,43-15,63 GHz è anche
attribuita al servizio fisso via satellite (s-T) con statuto primario.
L’utilizzazione della banda di frequenze 15,43-15,63 GHz da parte del
servizio fisso via satellite (s-T) e (T-s) è limitata ai collegamenti di
connessione dei sistemi non geostazionari del servizio mobile via satellite
ed è soggetta al preventivo coordinamento sulla base del n. S9.11A del
Regolamento delle radiocomunicazioni. L’utilizzazione della banda di
frequenze 15,43-15,63 GHz da parte del servizio fisso via satellite (s-T) è
limitata ai collegamenti di connessione dei sistemi non geostazionari del
servizio mobile via satellite per i quali sia stata ricevuta, prima del 2
giugno 2000, dall'Ufficio delle radiocomunicazioni dell'UIT la richiesta di
pubblicazione anticipata. Nel senso spazio-Terra il minimo angolo di sito
della stazione terrena al di sopra del piano orizzontale del luogo e il
guadagno nella direzione di questo piano, nonché le minime distanze di
coordinamento miranti a proteggere una stazione terrena dai disturbi
pregiudizievoli debbono essere conformi alla Raccomandazione UIT-R S.1341. Al
fine di proteggere il servizio di radioastronomia nella banda 15,35-15,4 GHz
la densità di flusso di potenza aggregata nella banda 15,35-15,4 GHz di tutte
le stazioni spaziali di un qualunque collegamento di connessione (s-T) di un
sistema non geostazionario del servizio mobile via satellite operante nella
banda 15,43‑15,63 GHz non deve superare il livello di –156 dB(W/m2)
in una banda di 50 MHz in un sito di un osservatorio di radioastronomia per
più del 2% del tempo. |
|
(S5.511D) |
I sistemi del servizio fisso via satellite, per i
quali le informazioni complete per la pubblicazione anticipata sono state
ricevute dall'Ufficio delle radiocomunicazioni dell'UIT fino al 21 novembre
1997, possono continuare ad essere eserciti nelle bande di frequenze
15,4-15,43 GHz e 15,63-15,7 GHz nel senso spazio-Terra e 15,63-15,65 GHz nel
senso Terra-spazio. Nelle bande di frequenze 15,4-15,43 GHz e 15,63-15,7 GHz
le emissioni di una stazione spaziale non geostazionaria non debbono superare
il limite di potenza superficiale sulla superficie della Terra di -146 dB(W/m2/MHz)
per ogni angolo di incidenza. Allorché si preveda che, nella banda di
frequenze 15,63-15,65 GHz una stazione spaziale non geostazionaria effettui
emissioni che superino il limite di -146 dB(W/m2/MHz) per ogni
angolo di incidenza, deve essere intrapresa nei confronti delle
Amministrazioni interessate la procedura di coordinamento prevista nel .
S9.11A del Regolamento delle radiocomunicazioni. Le stazioni del servizio
fisso via satellite esercite nella banda 15,63-15,65 GHz nel senso Terra-spazio
non debbono provocare disturbi pregiudizievoli alle stazioni del servizio di
radionavigazione aeronautica. |
|
(S5.511C) |
Nella banda di frequenze 15,43-15,63 GHz le
stazioni del servizio di radionavigazione aeronautica debbono limitare la
potenza equivalente isotropa irradiata in conformità a quanto previsto nella
Raccomandazione UIT-R S.1340. La minima distanza di coordinamento necessaria
per proteggere il servizio di radionavigazione aeronautica dai disturbi
pregiudizievoli provocati dalle stazioni terrene dei collegamenti di
connessione e la massima potenza equivalente isotropa irradiata in direzione
del piano orizzontale da una stazione terrena di un collegamento di
connessione debbono essere conformi alla Raccomandazione UIT-R S.1340. |
|
|
La banda di frequenze 17,1-17,3 GHz può essere
impiegata ad uso collettivo da apparati a corto raggio per la trasmissione
dati ad alta velocità (sistemi HIPERLAN) aventi le caratteristiche tecniche
della raccomandazione CEPT ERC/REC 70-03 (Annesso 3). Tali utilizzazioni non
debbono causare interferenze al servizio di radiolocalizzazione, né possono
pretendere protezione da tale servizio. Tali applicazioni rientrano negli
scopi di cui al dPR 5 ottobre 2001, n. 447, articolo 5, comma 1, lettera b),
numero 2.2) ad eccezione di quanto disposto dall’articolo 6, comma 1, lettera
b). |
|
(S5.513A) |
I rivelatori attivi delle stazioni spaziali,
funzionanti nella banda di frequenze 17,2 - 17,3 GHz, non debbono provocare
disturbi pregiudizievoli al servizio di radiolocalizzazione, né limitarne lo
sviluppo. |
|
(S5.516) |
Nella banda di frequenze 17,3-18,4 GHz le
utilizzazioni del servizio fisso via satellite (T-s) sono limitate ai
collegamenti di connessione del servizio di radiodiffusione via satellite.
L’uso della banda 17,3-18,1 GHz da parte dei sistemi non geostazionari del
servizio fisso via satellite (T-s) è soggetto all’applicazione delle
disposizioni del n. S9.12 del Regolamento delle radiocomunicazioni per il
coordinamento con altri sistemi non geostazionari del servizio fisso via
satellite. I sistemi non geostazionari del servizio fisso via satellite non
debbono pretendere protezione dalle reti di satelliti geostazionari del
servizio fisso via satellite, che operano in accordo con il Regolamento delle
radiocomunicazioni, indipendentemente dalle date di ricezione da parte
dell'Ufficio delle radiocomunicazioni dell'UIT delle informazioni complete
per il coordinamento o per la notifica di sistemi non geostazionari del
servizio fisso via satellite e delle informazioni complete per il
coordinamento o la notifica di reti di satelliti geostazionari. Non si
applicano le disposizioni del n. S5.43A del Regolamento delle
radiocomunicazioni. I sistemi non geostazionari del servizio fisso via
satellite nella banda citata debbono essere eserciti in modo tale da poter
eliminare rapidamente ogni interferenza inaccettabile che può insorgere
durante il loro funzionamento. |
|
|
Nella banda di frequenze 17,3-17,7 GHz le
utilizzazioni del servizio fisso non godono di priorità rispetto alle
utilizzazioni del servizio fisso via satellite (T-s). |
|
|
Nella banda 17,7-19,7 GHz le frequenze per il
servizio fisso vengono utilizzate rispettando lo schema di canalizzazione
adottato dalla CEPT nella raccomandazione ERC/REC 12-03. Per i sistemi
numerici a bassa capacità vengono utilizzati canali ad alta capacità e le
bande di guardia iniziando dall'estremo inferiore della banda. |
|
|
In accordo con la decisione della CEPT
ERC/DEC/(00)07 nella banda 17,7-19,7 GHz le stazioni terrene del servizio
fisso via satellite (s-T) non coordinate non godono di protezione nei
confronti delle stazioni del servizio fisso. Tuttavia al fine di ridurre le
probabilità di interferenze alle stazioni terrene del servizio fisso via
satellite debbono essere adottate, nella misura del possibile, nelle stazioni
fisse e nelle stazioni terrene le tecniche di mitigazione previste negli
annessi I e II della citata decisione. |
|
(S5.519) |
L’utilizzazione della banda di frequenze
18,1-18,3 GHz da parte del servizio meteorologico via satellite (s-T) è
limitata ai satelliti geostazionari ed è soggetta alle disposizioni dell’art.
S21, tabella S21-4 del Regolamento delle radiocomunicazioni. |
|
(S5.522A) |
Le emissioni delle stazioni dei servizi fisso e
fisso via satellite nella banda di frequenze 18,6‑18,8 GHz sono limitate
ai valori indicati nei n. S21.5A e S21.16.2 del Regolamento delle
radiocomunicazioni, rispettivamente. |
|
(S5.522B) |
L'utilizzazione della banda di frequenze
18,6-18,8 GHz da parte del servizio fisso via satellite è limitata ai sistemi
geostazionari e ai sistemi con un'orbita di apogeo superiore a 20 000 km. |
|
(S5.523A) |
L’utilizzazione delle bande di frequenze
18,8-19,3 GHz e 28,6-29,1 GHz da parte del servizio fisso via satellite è
soggetta all'applicazione delle disposizioni del n. S9.11A del Regolamento
delle radiocomunicazioni. A questa utilizzazione non si applicano le
disposizioni del n. S22.2 del citato Regolamento. Le Amministrazioni, che
hanno in corso procedure di coordinamento per reti di satelliti geostazionari
prima del 18 aprile 1995, debbono cooperare, nella misura del possibile, per
portare a termine con esito favorevole il coordinamento ai sensi del n.
S9.11A del Regolamento delle radiocomunicazioni con reti non geostazionarie
per le quali siano state ricevute prima della data citata le informazioni di
notifica dall'Ufficio delle radiocomunicazioni dell'UIT, con l'obiettivo di
ottenere risultati accettabili per tutte le parti interessate. Le reti non
geostazionarie non debbono provocare disturbi inaccettabili alle reti
geostazionarie del servizio fisso via satellite, per le quali le informazioni
complete di notifica, di cui all'appendice S4 del Regolamento delle
radiocomunicazioni, siano da considerare ricevute dall'Ufficio delle radiocomunicazioni
prima del 18 novembre 1995. |
|
(S5.523B) |
L’utilizzazione della banda di frequenze
19,3-19,6 GHz da parte del servizio fisso via satellite (T-s) è limitata ai
collegamenti di connessione dei sistemi non geostazionari del servizio mobile
via satellite. Tale utilizzazione è soggetta alle disposizioni del n. S9.11A
del Regolamento delle radiocomunicazioni, mentre non si applicano le
disposizioni del n. S22.2 del medesimo regolamento. |
|
(S5.523C) |
Il numero S22.2 del Regolamento delle
radiocomunicazioni deve continuare ad essere applicato nelle bande di
frequenze 19,3-19,6 GHz e 29,1-29,4 GHz tra i collegamenti di connessione di
reti via satellite non geostazionarie del servizio mobile via satellite e le
reti del servizio fisso via satellite, per le quali le informazioni complete
relative al coordinamento, previste nell'appendice S4 del Regolamento delle
radiocomunicazioni, o le informazioni complete di notifica siano da
considerare ricevute dall'Ufficio delle radiocomunicazioni prima del 18 novembre
1995. |
|
(S5.523D) |
L’utilizzazione della banda di frequenze
19,3-19,6 GHz da parte dei sistemi geostazionari del servizio fisso via
satellite (s-T) e da parte dei collegamenti di connessione dei sistemi di
satelliti non geostazionari del servizio mobile via satellite è soggetta
all’applicazione delle disposizioni del n. S9.11A del Regolamento delle
radiocomunicazioni mentre non si applicano le disposizioni del n. S22.2 del
medesimo regolamento. L’utilizzazione di questa banda per altri sistemi non
geostazionari del servizio fisso via satellite non è soggetta alle
disposizioni del n. S9.11A del Regolamento delle radiocomunicazioni, ma alle
procedure degli articoli S9 (eccetto il n. S9.11A) e S11 ed alle disposizioni
del n. S22.2. |
|
(S5.523E) |
Le disposizioni del n.S22.2 del Regolamento delle radiocomunicazioni debbono continuare ad essere
applicate nelle bande di frequenze 19,6-19,7 GHz e 29,4-29,5 GHz tra i
collegamenti di connessione delle reti via satellite non geostazionarie del
servizio mobile via satellite e le reti del servizio fisso via satellite, per
le quali le informazioni complete relative al coordinamento, previste
nell'appendice S4 del Regolamento delle radiocomunicazioni, o le informazioni
complete di notifica siano da considerare ricevute dall'Ufficio delle
radiocomunicazioni prima del 21 novembre 1997. |
|
(S5.525) |
Per facilitare il coordinamento interregionale
tra reti dei servizi mobile via satellite e fisso via satellite, le portanti
nel servizio mobile via satellite che sono più suscettibili ai disturbi
debbono, per quanto possibile, essere situate nella parte più alta delle
bande 20,1-20,2 GHz e 29,9-30 GHz. |
|
(S5.527) |
Nelle bande di frequenze 20,1-20,2 GHz e 29,9-30
GHz non si applicano al servizio mobile via satellite le disposizioni del n.
S4.10 del Regolamento delle radiocomunicazioni. |
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(S5.526) |
Nelle bande di frequenze 20,1-20,2 GHz e 29,9-30
GHz, le reti che ricadono sia nel servizio fisso via satellite sia nel
servizio mobile via satellite possono comprendere collegamenti tra stazioni
terrene situate in punti determinati o indeterminati o in movimento
attraverso uno o più satelliti per comunicazioni punto-punto e
punto-multipunto. |
|
(S5.528) |
L'attribuzione al servizio mobile via satellite è
destinata a reti che impiegano nelle stazioni spaziali antenne a fascio
stretto ed altri sistemi di avanzata tecnologia. Nell'esercire sistemi nel
servizio mobile via satellite nella banda 20,1-20,2 GHz debbono essere
adottate tutte le misure praticabili per assicurare la continua disponibilità
di questa banda per le Amministrazioni che eserciscono sistemi fissi e mobili
in accordo con le disposizioni del n. S5.524 del Regolamento delle
radiocomunicazioni. |
|
(S5.530) |
L'attribuzione al servizio di radiodiffusione via
satellite nella banda 21,4-22 GHz decorre dal 1 aprile 2007. L’utilizzazione
di questa banda di frequenze dopo questa data e, su base provvisoria, prima
di questa data è soggetta alle disposizioni della Risoluzione 525 del
Regolamento delle radiocomunicazioni. |
|
|
Nelle bande di frequenze 22,0-22,6 GHz e
23,0-23,6 GHz le frequenze per il servizio fisso sono utilizzate rispettando
lo schema di canalizzazione adottato dalla CEPT nella raccomandazione T/R
13-02. E' tuttavia consentito, previo coordinamento con l'autorità civile
competente, l'impiego da parte del Ministero della difesa di un limitato
numero di collegamenti operanti in modalità bidirezionale nella banda 23-23,6
GHz. |
|
(S5.532) |
L'uso della banda 22,21-22,5 GHz da parte dei
servizi di esplorazione della Terra via satellite (passiva) e della ricerca
spaziale (passiva) non deve imporre vincoli ai servizi fisso e mobile escluso
mobile aeronautico. |
|
|
Nelle bande di frequenze 22,6-23,0 GHz e
25,445-25,557 GHz le utilizzazioni per il servizio fisso sono limitate a
collegamenti di tipo unidirezionale. |
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|
Le bande di frequenze 24-24,25 GHz, 61-61,5 GHz,
122-123 GHz e 244-246 GHz possono essere impiegate ad uso collettivo da
apparati a corto raggio non destinati ad impieghi specifici, aventi le
caratteristiche tecniche della raccomandazione CEPT ERC/REC 70-03 (Annesso
1). Tali applicazioni rientrano negli scopi di cui al dPR 5 ottobre 2001, n.
447, articolo 6, comma 1, lettera q). |
|
|
Nelle bande di frequenze 24,5-26,5 GHz e
27,5-29,5 GHz le frequenze per il servizio fisso dovranno essere utilizzate
rispettando lo schema di canalizzazione adottato dalla CEPT nella
raccomandazione T/R 13-02. |
|
|
Nelle bande di frequenze 24,5-25,1090 GHz e
25,4450-26,1170 GHz è prevista l'introduzione di sistemi punto-multipunto. |
|
(S5.533) |
L'impiego della banda 25,25-27,5 GHz da parte del
servizio intersatellite è limitato alle applicazioni di esplorazione della
Terra via satellite e di ricerca spaziale e a trasmissioni di dati
provenienti da attività mediche o industriali nello spazio. |
|
(S5.536A) |
Le stazioni terrene del servizio di esplorazione
della Terra via satellite funzionanti nella banda di frequenze 25,5-27 GHz
non possono pretendere protezione nei confronti delle stazioni fisse e
mobili, né limitarne l'utilizzazione e la messa in servizio. Inoltre nella
gestione delle stazioni terrene del servizio di esplorazione della Terra via
satellite si deve tener conto della Raccomandazione ITU‑R SA.1278. |
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|
In accordo con la decisione della CEPT
ERC/DEC/(00)09 nella banda di frequenze 27,5-29,5 GHz le porzioni di spettro
27,5-27,8285 GHz, 28,4445-28,8365 GHz e 29,4525-29,5 GHz sono riservate
all’impiego da parte di stazioni terrene del servizio fisso via satellite
(T-s) non coordinate. In queste bande non è ammesso l’impiego di stazioni
fisse. I sistemi del servizio fisso via satellite che impiegano stazioni
terrene non coordinate, operanti nelle sopraccitate bande di frequenze,
debbono essere dotati di un sistema automatico di controllo della potenza
nelle stazioni terrene e/o di un controllo automatico del guadagno a bordo
del satellite.
|
|
|
In accordo con la decisione della CEPT
ERC/DEC/(00)09 nella banda di frequenze 27,5-29,5 GHz le porzioni di spettro
28,0525-28,4445 GHz e 29,0605-29,4525 GHz sono riservate all’impiego da parte
di stazioni del servizio fisso per applicazioni punto-multipunto di accesso
radio alla rete di telecomunicazioni. In queste bande non è ammesso l’impiego
di stazioni terrene non coordinate del servizio fisso via satellite. I
terminali dei sistemi punto-multipunto, operanti in queste bande, debbono
essere dotati di sistemi automatici di riduzione di potenza. |
|
|
In accordo con la decisione della CEPT
ERC/DEC/(00)09 nella banda di frequenze 27,5-29,5 GHz le porzioni di spettro
27,8285-28,0525 GHz e 28,8365-29,0605 GHz sono riservate all’impiego da parte
di stazioni fisse e di stazioni terrene del servizio fisso via satellite
(T-s) non coordinate in accordo ad una ripartizione su base geografica da
definire in tempi successivi in funzione della domanda commerciale. |
|
(S5.538) |
Le bande 27,500-27,501 GHz e 29,999-30,000 GHz
sono anche attribuite al servizio fisso via satellite (spazio-Terra) con
statuto primario per trasmissioni destinate al controllo della potenza nel
collegamento ascendente. Per queste trasmissioni la potenza isotropa equivalente
irradiata in direzione di satelliti adiacenti sull'orbita dei satelliti
geostazionari non può essere superiore a +10 dBW. Nella banda 27,500-27,501
GHz, tali trasmissioni non debbono produrre sulla superficie della Terra una
densità di flusso di potenza superiore a quella stabilita nell’art. S21,
tabella S21-4 del Regolamento delle radiocomunicazioni. |
|
(S5.540) |
La banda 27,501-29,999 GHz è inoltre attribuita
al servizio fisso via satellite (spazio-Terra) con statuto secondario per
trasmissioni destinate al controllo della potenza nel collegamento
ascendente. |
|
(S5.539) |
La banda 27,5-30 GHz può essere usata dal
servizio fisso via satellite (Terra-spazio) per i collegamenti di connessione
del servizio di radiodiffusione via satellite operante nella banda 21,4-22
GHz. |
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(S5.541) |
Nella banda 28,5-30 GHz il servizio di
esplorazione della Terra via satellite è limitato al trasferimento di dati
tra stazioni e non è destinato alla raccolta di informazioni per mezzo di
sensori attivi o passivi. |
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(S5.541A) |
I collegamenti di connessione delle reti non
geostazionarie del servizio mobile via satellite e le reti geostazionarie del
servizio fisso via satellite, operanti nella banda di frequenze
29,1-29,5 GHz (T-s) debbono utilizzare un sistema di controllo della
potenza o altri metodi di compensazione dell'attenuazione in maniera tale che
le trasmissioni siano effettuate con il livello di potenza richiesto a
garantire le prestazioni desiderate e nel contempo a ridurre le interferenze
mutue tra le due reti. Questi metodi debbono essere applicati alle reti per
le quali le informazioni per il coordinamento dell'appendice S4 del
Regolamento delle radiocomunicazioni siano state considerate ricevute dopo il
17 maggio 1996 e fino a quando non vengano modificati da una futura
competente conferenza mondiale delle radiocomunicazioni. |
|
(S5.543) |
La banda di frequenze 29,95-30 GHz può essere
utilizzata su base secondaria per collegamenti spazio-spazio nel servizio di
esplorazione della Terra via satellite per scopi di telemetria,
d’inseguimento spaziale e di controllo. |
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(S5.544) |
Nella banda 31-31,3 GHz le emissioni delle
stazioni del servizio di ricerca spaziale debbono rispettare i limiti di
densità di flusso di potenza specificati nell’art. S21, tabella S21-4 del
Regolamento delle radiocomunicazioni. |
|
(S5.547) |
Le bande di frequenze 31,8-33,4 GHz, 37-39,5 GHz,
40,5-43,5 GHz, 51,4-52,6 GHz, 55,78-59 GHz e 64-66 GHz sono destinate per le
applicazioni del servizio fisso ad alta densità (vedere le Risoluzioni 75 e
79 del Regolamento delle radiocomunicazioni). |
|
(S5.547A) |
Nell'utilizzazione della banda di frequenze
31,8-33,4 GHz debbono essere adottate misure per minimizzare il rischio di
interferenze tra stazioni del servizio fisso e stazioni di aeromobile nel
servizio di radionavigazione tenendo conto dei requisiti operatici dei
sistemi radar a bordo di aeromobili. |
|
|
Nella banda di frequenze 31,8-33,4 GHz le
frequenze per il servizio fisso devono essere utilizzate rispettando lo
schema di canalizzazione adottato dalla CEPT nella raccomandazione
ERC/REC/(01)02. |
|
(S5.548) |
Nel progettare sistemi per i servizi
intersatellite e di radionavigazione nella banda 32 - 33 GHz, e per il
servizio di ricerca spaziale (spazio profondo) nella banda 31,8 - 32,3 GHz,
debbono essere prese tutte le misure necessarie a prevenire disturbi
pregiudizievoli tra questi servizi, tenendo in considerazione gli aspetti di
sicurezza connessi al servizio di radionavigazione (v. raccomandazione 707
del Regolamento delle radiocomunicazioni). |
|
(S5.551A) |
Nella banda di frequenze 35,5-36,0 GHz i
rivelatori attivi delle stazioni spaziali dei servizi di esplorazione della
Terra via satellite e di ricerca spaziale non debbono provocare disturbi
pregiudizievoli al servizio di radiolocalizzazione e al servizio di ausili
meteorologici, né richiedere protezione da questi servizi, né limitarne in
alcun modo l'esercizio e lo sviluppo. |
|
|
Nella banda di frequenze 37-39,5 GHz le frequenze
per il servizio fisso vengono utilizzate rispettando lo schema di
canalizzazione adottato dalla CEPT nella raccomandazione T/R 12-01. |
|
(S5.551A) |
Nelle bande di frequenze 37,5-40 GHz e 42-42,5
GHz i sistemi non geostazionari del servizio fisso via satellite debbono
utilizzare un sistema di controllo della potenza o altri metodi di
compensazione dell'attenuazione dell'ordine di 10 dB in maniera tale che le
trasmissioni dal satellite siano effettuate con il livello di potenza
richiesto a garantire le prestazioni desiderate e nel contempo a ridurre le
interferenze al servizio fisso. L'impiego di metodi di compensazione
dell'attenuazione in discesa sono allo studio in ambito UIT (v. Risoluzione
84 del Regolamento delle radiocomunicazioni). |
|
|
In accordo con la decisione della CEPT
ERC/DEC/(00)02 la banda di frequenze 37,5-39,5 GHz è designata per l’impiego
di collegamenti fissi punto-punto; le stazioni terrene del servizio fisso via
satellite (s-T) non coordinate operanti in questa banda non godono di
protezione nei confronti delle stazioni del servizio fisso. |
|
|
In accordo con la decisione della CEPT
ERC/DEC/(00)02 la banda di frequenze 39,5-40,5 GHz è designata per l’impiego
di stazioni terrene del servizio fisso via satellite coordinate e non
coordinate. |
|
|
La banda di frequenze 40,5-42,5 GHz è designata
per i sistemi numerici punto multipunto per la fornitura di servizi
multimediali (MWS), tra cui sono ricompresi quelli per la distribuzione di
segnali video (MVDS), in accordo con la decisione CEPT ERC/DEC/(99)15. |
|
(S5.551G) |
Allo scopo di proteggere il servizio di
radioastronomia nella banda di frequenze 42,5-43,5 GHz, la densità di flusso
di potenza aggregata prodotta da tutte le stazioni spaziali di ogni sistema
non geostazionario del servizio fisso via satellite (s-T) o del servizio di
radiodiffusione via satellite (s-T) operante nella banda di frequenze
41,5-42,5 GHz non deve essere superiore a –167 dB(W/m2) in
ciascuna banda di 1 MHz di larghezza nel sito di una stazione di
radioastronomia per più del 2% del tempo. La densità di flusso di potenza
nella banda di frequenze 42,5-43,5 GHz prodotta da ciascuna stazione del
servizio fisso via satellite geostazionario (s-T) o del servizio di
radiodiffusione via satellite BSS (s-T) operante nella banda di frequenze
42,0-42,5 GHz non deve superare -167 dB(W/m2) in ciascuna
banda di 1 MHz nel sito di una stazione di radioastronomia. Questi limiti
sono provvisori e saranno riveduti in accordo con la Risoluzione 128
(Rev.WRC-2000). |
|
(S5.553) |
Nelle bande 43,5-47 GHz, 66-71 GHz, le stazioni
del servizio mobile terrestre possono operare a condizione di non provocare
disturbi pregiudizievoli ai servizi di radiocomunicazioni spaziali, ai quali
queste bande sono attribuite. |
|
(S5.554) |
Nelle bande 43,5-47 GHz, 66-71 GHz, 95-100 GHz,
123-130 GHz, 191,8-200 GHz e 252-265 GHz, sono autorizzati collegamenti via
satellite che connettono stazioni terrestri ubicate in punti determinati,
quando questi collegamenti funzionano nel quadro del servizio mobile via
satellite o del servizio di radionavigazione via satellite. |
|
(S5.552) |
Le applicazioni del servizio fisso via satellite
(T-s) nella banda di frequenze 47,2-49,2 GHz sono limitate ai collegamenti di
connessione per il servizio di radiodiffusione via satellite operante nella
banda 40,5-42,5 GHz. |
|
(S5.552A) |
L'attribuzione di frequenze al servizio fisso
nelle bande 47,2-47,5 GHz e 47,9-48,2 GHz è destinata
all'utilizzazione da parte di stazioni installate su piattaforme ad elevata
altitudine. L'impiego delle bande 47,2-47,5 GHz e 47,9-48,2 GHz
deve avvenire nel rispetto delle disposizioni della Risoluzione 122 del
Regolamento delle radiocomunicazioni. |
|
|
Nella banda di frequenze 48,5-50,2 GHz le
utilizzazioni del servizio fisso devono rispettare la canalizzazione prevista
dalla raccomandazione CEPT ERC/REC 12-10. |
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(S5.555) |
La banda di frequenze 48,94-49,04 GHz è anche
attribuita al servizio di radioastronomia con statuto di servizio primario. |
|
(S5.556A) |
L'utilizzazione delle bande di frequenze
54,25-56,9 GHz, 57-58,2 GHz e 59-59,3 GHz da parte del
servizio intersatellite è limitata ai satelliti geostazionari. Per altezze
comprese tra 0 e 1 000 km al di sopra della superficie della
Terra, la potenza superficiale per una sola sorgente di disturbo, prodotta
dalle emissioni di una stazione del servizio intersatellite, per tutte
le condizioni e per tutti i metodi di modulazione, non deve superare
-147 dB(W/m2/100 MHz) per ogni angolo
d'incidenza. |
|
(S5.557B) |
Allo scopo di proteggere le stazioni del servizio
di esplorazione della Terra via satellite (passiva), la massima densità di
potenza inviata all'antenna da un trasmettitore di una stazione del servizio
fisso nella banda di frequenze 55,78-56,26 GHz deve essere limitata a
–26 dB(W/MHz). |
|
(S5.558) |
Nelle bande di frequenze 55,78-58,2 GHz, 59-64
GHz, 66-71 GHz,122,25-123 GHz, 130-134 GHz, 167-174,8 GHz e 191,8-200
GHz le stazioni del servizio mobile aeronautico possono operare a condizione
di non provocare disturbi pregiudizievoli al servizio intersatellite. |
|
(S5.558A) |
L'utilizzazione della banda di frequenze 56,9-57
GHz da parte dei sistemi intersatellite è limitata ai collegamenti tra
satelliti geostazionari ed alle emissioni di satelliti non geostazionari in
orbita terrestre elevata in direzione di satelliti in orbita terrestre bassa.
Per quanto riguarda i collegamenti tra satelliti geostazionari, la potenza
superficiale per una sola sorgente di disturbo, prodotta dalle emissioni di
una stazione del servizio intersatellite, per altezze comprese tra 0
e 1 000 km al di sopra della superficie della Terra, per tutte
le condizioni e per tutti i metodi di modulazione, non deve essere
superiore a -147 dB(W/m2/100 MHz) per ogni angolo
d'incidenza. |
|
|
L’utilizzazione della banda di frequenze 57-59
GHz da parte del servizio fisso deve essere conforme alla canalizzazione
adottata nella Raccomandazione CEPT ERC/REC 12-09. La massima potenza
isotropa equivalente irradiata è di +15 dBW e la tolleranza di frequenza dei
trasmettitori non deve essere superiore a 50 ppm. L’impiego di canali ricompresi
nelle bande 57-57,1 GHz e 58,9-59 GHz è autorizzato dopo la conclusione degli
studi di compatibilità con i servizi a cui sono attribuite le bande
adiacenti. |
|
|
Nella banda di frequenze 57,2-58,2 GHz possono
operare sistemi fissi e mobili di debole potenza in accordo con la
raccomandazione della CEPT T/R 22-03. |
|
(S5.559) |
Nella banda di frequenze 59-64 GHz i radar a
bordo di aeromobile nel servizio di radiolocalizzazione possono operare a
condizione che non provochino disturbi al servizio intersatellite. |
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|
La banda di frequenze 63-64 GHz può essere
impiegata ad uso collettivo, in accordo con la decisione della CEPT
ERC/DEC/(02)01, da apparati a corto raggio per collegamenti veicolo-veicolo,
aventi le caratteristiche tecniche della raccomandazione CEPT ERC/REC 70-03
(Annesso 5). |
|
|
La banda di frequenze 76-77 GHz può essere
impiegata ad uso collettivo, in accordo con la decisione della CEPT ERC/DEC/(02)01,
da apparati a corto raggio da impiegare come radar a bordo di veicoli, aventi
le caratteristiche tecniche della raccomandazione CEPT ERC/REC 70-03 (Annesso
5). |
|
(S5.561) |
Nella banda di frequenze 74-76 GHz le stazioni
dei servizi fisso, mobile e di radiodiffusione non debbono causare disturbi
pregiudizievoli alle stazioni di radiodiffusione via satellite operanti
secondo quanto previsto dalle decisioni della futura conferenza di
pianificazione ed assegnazione delle frequenze per il servizio di
radiodiffusione via satellite. |
|
(S5.559A) |
La banda di frequenze 75,5-76 GHz è anche
attribuita con statuto primario ai servizi di radioamatore e radioamatore via
satellite fino all'anno 2006. |
|
(S5.560) |
Nella banda di frequenze 78 - 79 GHz i radar
installati a bordo di veicoli spaziali per i servizi di esplorazione della
terra via satellite e di ricerca spaziale possono operare con statuto
primario. |
|
(S5.561A) |
La banda di frequenze 81-81,5 GHz è anche
attribuita con statuto secondario ai servizi di radioamatore e radioamatore
via satellite. |
|
(S5.562) |
L'utilizzazione della banda di frequenze
94-94,1 GHz da parte dei servizi d'esplorazione della Terra via
satellite (attiva) e di ricerca spaziale (attiva) è limitata ai radar di
stazioni spaziali per il rilevamento di nuvole. |
|
(S5.562A) |
Nelle bande di frequenze 94-94,1 GHz e 130-134
GHz le trasmissioni da stazioni spaziali del servizio di esplorazione della
Terra via satellite (attiva) che sono dirette verso il fascio principale di
un'antenna di radioastronomia possono arrecare danni al alcuni ricevitori di
radioastronomia. Le agenzie spaziali che eserciscono trasmettitori e le
stazioni di radioastronomia sono invitate a coordinare le loro operazioni
onde evitare per quanto possibile tali inconvenienti. |
|
(S5.56B2) |
Nelle bande di frequenze 105-109,6 GHz,
111,8-114,25 GHz, 155,5-158,5 GHz e 217-226 GHz l'utilizzazione di questa
attribuzione è limitata alla sola radioastronomia effettuata da veicoli
spaziali. |
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(S5.562C) |
L'utilizzazione della banda di frequenze
116-122,25 GHz da parte del servizio intersatellite è limitata a satelliti in
orbita geostazionaria. La densità di flusso di potenza per una sola sorgente
di interferenza, prodotta da una stazione del servizio intersatellite, per
ogni condizione e per ogni metodo di modulazione, per ogni altezza compresa
tra 0 e 1000 km al di sopra della superficie terrestre e in vicinanza di ogni
posizione sull'orbita geostazionaria occupata da sensori passivi non deve
superare –148 dB(W/(m2 ×MHz)) per tutti gli angoli di
incidenza. |
|
(S5.562E) |
L'attribuzione al servizio di esplorazione della
Terra via satellite (attiva) è limitata alla banda di frequenze 133,5-134
GHz. |
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(S5.562F) |
Nella banda di frequenze 155,5-158,5 GHz
l'attribuzione al servizio di esplorazione della Terra (passiva) e al
servizio di ricerca spaziale (passiva) deve cessare il 1 gennaio 2018. |
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(S5.562H) |
L'utilizzazione delle bande di frequenze
174,8-182 GHz e 185-190 GHz da parte del servizio intersatellite è
limitata a satelliti in orbita geostazionaria. La densità di flusso di
potenza per una sola sorgente di interferenza, prodotta da una stazione del
servizio intersatellite, per ogni condizione e per ogni metodo di
modulazione, per ogni altezza compresa tra 0 e 1000 km al di sopra della
superficie terrestre e in vicinanza di ogni posizione sull'orbita
geostazionaria occupata da sensori passivi non deve superare –144 dB(W/(m2×MHz))
per tutti gli angoli di incidenza. |
|
(S5.563A) |
Le bande di frequenze 200-209 GHz,
235-238 GHz, 250-252 GHz e 265-275 GHz sono utilizzate da
rivelatori passivi al suolo destinati a monitorare gli elementi costituenti
l'atmosfera. |
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(S5.563B) |
La banda di frequenze 237,9-238 GHz è anche
attribuita al servizio di esplorazione della Terra (attiva) e al servizio di
ricerca spaziale (attiva) limitatamente per l'impiego di radar su veicoli
spaziali da utilizzare per l'osservazione delle nuvole. |
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(S5.565) |
La banda di frequenze 275-1.000 GHz può essere
utilizzata per la sperimentazione e lo sviluppo di vari servizi attivi e
passivi. In questa banda è già stata identificata la necessità di effettuare
misure di linee spettrali per i seguenti servizi passivi:
Future ricerche in
queste parti di spettro, ancora poco esplorate, potrebbero condurre
all'identificazione di ulteriori righe spettrali e di bande del continuum che
interessano i servizi passivi, pertanto questi servizi debbono beneficiare di
misure atte a proteggerli da disturbi pregiudizievoli fino a quando non
saranno inseriti nella tabella di attribuzione delle frequenze. |
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