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Inserito il - 08/12/2016 : 12:44:35 Le cuffie nelle orecchie, i viaggi in macchina e le interminabili serate in compagnia. Tutti sintonizzati sulla frequenza 98.5: suona "Radio Wave". Non un semplice numero, ma un vero e proprio appuntamento che per anni ha catturato l'attenzione degli ascoltatori. Dal 1 gennaio del 2017, però, lo storico megafono dell'Arezzo Wave chiuderà i battenti. Così come non esisterà più il festival aretino che ha fatto la storia del rock in città e non solo.
Ad annunciarlo, non senza amarezza, Mauro Valenti, patron della Fondazione Arezzo Wave ed editore della radio: "Dopo 30 anni abbiamo deciso di staccare la spina e non proseguire oltre con questa avventura. La radio era il nostro respiro e il nostro battito, ma siamo arrivati a un punto in cui mancano i presupposti giusti". All'origine della decisione ci sarebbero degli attriti con l'amministrazione comunale: "Negli ultimi anni sono stati alzati dei muri nei nostri confronti - precisa Valenti - lo scorso anno abbiamo chiesto uno spazio, senza avanzare nessuna richiesta di soldi, ma la risposta è stata confinarci a 20 chilometri da Arezzo. È stato come mandare il Barcellona a giocare in uno stadio senza spettatori". La radio è stata venduta a un'emittente locale, in modo che, seppur con un editore diverso, quella frequenza continui a suonare e resti nei confini aretini.
"Il nostro è solo un arrivederci - garantisce però Valenti - la Fondazione Arezzo Wave è attiva più che mai e abbiamo molti progetti in ponte. Il nostro obiettivo sarà tornare ad avvicinarci ai giovani e lo faremo lanciando contest nelle scuole e portando musicisti in cattedra: da Erriquez della Bandabardò ai Modena City Ramblers. Mi immagino un Arezzo Wave itinerante". Il progetto dovrebbe partire da anno nuovo e coinvolgerà tutta Italia: "Ci piacerebbe coinvolgere la Regione Toscana come capofila di un progetto nazionale che vedrebbe coinvolti altri soggetti - annuncia Valenti - si chiamerà 'Arezzo Wave music school' e si tratterà di scovare i giovani talenti e riunirli in una o più serate finali". Intanto Valenti pensa anche a un "Erasmus Wave, un Erasmus musicale aperto ai ragazzi di tutta Europa". |
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