La nascita della radio :
All'età di 20 anni, Guglielmo Marconi aveva montato un grosso apparato di bobine, fili e altri dispositivi nella soffitta della sua casa di Villa Grifone (Bologna), dove spesso si tratteneva fino a tarda notte a lavorare. Verso la fine del 1894 Marconi era già in grado, premendo un bottone, di far suonare un segnalatore acustico dall'altra parte della soffitta, e nell' anno seguente di riprodurre questo stesso esperimento all'esterno. Alla fine il ricevitore fu spostato dietro una collina e il fratello Alfonso si dotò di un fucile per segnalare l'eventuale ricezione al fratello. Marconi raccontò più tardi: "Dopo qualche minuto iniziai a inviare, mettendo mano all'interruttore Morse... e da lontano echeggiò uno sparo nella valle". Gli esperimenti di Marconi riguardavano l'invio di messaggi in codice Morse. La trasmissione della voce venne sviluppata, perlopiù ad opera di altri scienziati, poco dopo il volgere del secolo. L'invenzione venne offerta al ministero italiano di Posta e
Telegrafi, che tuttavia declinò; la madre di Marconi introdusse il figlio a
Londra. Gli inglesi riconobbero il potenziale valore
della telegrafia senza fili e accolsero con entusiasmo le dimostrazioni di
Marconi. Nel 1901 che
egli compì la sua impresa più sensazionale: la trasmissione di segnali radio
dalla Cornovaglia, in Inghilterra, a una stazione ricevente situata vicino a
St. John's, nell'isola canadese di Terranova. All'età di 27 anni Marconi,
ormai ricco e famoso, aveva dato inizio all'era della radio. La Radiofonia Oggi è tutto scontato. Si entra in macchina, si schiaccia un pulsante e parte la musica. Sembra normale ma se ci si pensa è sconvolgente. La musica viene dall'aria; è nell'aria o, più precisamente, nello spazio occupato dall'aria. Lo spazio infatti è diventato una specie di brodo fitto delle onde più varie che veicolano Le prime trasmissioni radio in Italia: la RAI La prima trasmissione radio in Italia ebbe luogo il 6 ottobre 1924 dall'auditorio di via Maria Cristina 5 a Roma. Nel dicembre dello stesso anno lo stato assegnò la prima concessione dei servizi radio, per la durata di sei anni, all'URI, Unione radiofonica italiana. La grande diffusione del mezzo radiofonico indusse il governo a stipulare nel 1927 un contratto di concessione a favore dell'EIAR, Ente Italiano Audizioni Radiofoniche. Fondata nel 1944 come Radio Audizioni Italia, la RAI ottenne una nuova concessione con durata ventennale, comprendente anche il monopolio delle trasmissioni televisive, iniziate nel 1954, e di filodiffusione, iniziate nel 1958.
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