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gianluca |
Inserito il - 16/01/2012 : 11:16:37 Blitz in porto Pescatori, remi in barca Porto Garibaldi, le marinerie perdono il ricorso e devono assumere personale «Non abbiamo i soldi, siamo usciti lo stesso e ci hanno sequestrato i documenti» pescatori porto multe + - di Annarita Bova
PORTO GARIBALDI. «Ci hanno ritirato i documenti, adesso non possiamo più lavorare. Sei famiglie in ginocchio da un giorno all’altro...qualcuno deve aiutarci». Si respira rabbia e delusione sul molo di Porto Garibaldi. Diversi pescatori sono sul piede di guerra e la situazione è tutt’altro che semplice. «La legge prevede che si debba andare in mare almeno in due, noi non ci siamo attrezzati per tempo ed ora non sappiamo più come fare». Il problema, naturalmente, va ben oltre e per capire bisogna fare un passo indietro. Lo scorso mese di settembre, per motivi di sicurezza, è stato imposto a tutti i pescatori di tutte le marineria di uscire in mare con un equipaggio composto almeno da due persone. «Abbiamo subito fatto ricorso - dicono dal porto - tanto noi quanto i pescatori di Goro e di altre realtà. I costi sono troppo alti, i guadagni pochi per una famiglia, figuriamoci per due. Ricordiamo che si parla di imbarcazioni di modeste dimensioni, che non superano le 10 tonnellate». I pescatori sono stati invitati ad uniformarsi a quanto previsto dalla legge ormai sei mesi fa e l’ordinanza è quindi entrata ufficialmente in vigore il primo gennaio scorso. «Abbiamo fatto ricorso in quaranta - vanno avanti i pescatori - e solo da due giorni siamo a conoscenza della sentenza: ricorso respinto. L’ennesima doccia fredda». Ieri mattina gli uomini della capitaneria di porto di Porto Garibaldi hanno dato il via a controlli mirati (naturalmente sollecitati dai piani alti, considerato che se c’è una legge in vigore, la stessa deve essere per forza di cose rispettata) ed hanno quindi proceduto con il sequestro dei documenti di tutte e sei i pescherecci usciti senza rispettare la normativa. «Dal momento in cui ci sono delle regole, siamo perfettamente consapevoli che le stesse vanno rispettate - dicono i pescatori- ma il problema è che bisognerebbe usare la giusta misura. Per noi assumere una persona è in questo momento l’equivalente di un cappio al collo e di conseguenza abbiamo aspettato almeno che il tribunale decidesse prima di muoverci. Avrebbero dovuto lasciarci più tempo e capire che se non andiamo in mare non mangiamo». Accanto al motorista/capobarca bisognerà quindi assumere un marinaio. «Non è facile trovare persone disponibili in questo momento: andare per mare è dura. Per arrivare a guadagnare qualcosa, dovremmo stare in mare almeno venti ore: e la sicurezza di cui si parla tanto? Non solo, in questo modo si tende a uscire sempre e comunque. Adesso portiamo a casa 400 euro a settimana, se dobbiamo anche dividerli per due siamo rovinati. Qualcuno ci deve aiutare, almeno a riavere il nostro lavoro». |
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